GIRO DI BOA

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La foto e il titolo sono solo apparentemente fuori dal tema sci, ma, come tutti sanno, il giro di boa è la metafora del mezzo del cammin, cui ormai è già pervenuto questo avvincente quinto circuito MasterMind, che si caratterizza per un rilevante incremento dell'interesse degli amici romani e, purtroppo, per un ristagno di partecipazione dei napoletani, le cui tradizioni sciistiche sono molto più recenti e quindi appannaggio più dei giovani che dei master; non a caso, proprio fra i giovani/senior, si è invece notato un incoraggiante interesse da parte degli atleti partenopei, che hanno accettato di buon grado la prospettiva MasterMind della continuazione dell'attività agonistica in una stagione della vita in cui, precedentemente, si abbandonava l'agonismo.

FUMA FUMA!

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CRONACA DI GARE 3  E 4 MASTERMIND

Sabato 23 gennaio, in primo mattino, il Vesuvio si è svegliato e si è messo a fumare, esibendo un ardito pennacchio di vapori solfurei; stranamente, però, non si avvertiva affatto l'acre olezzo dello zolfo, ma l'inebriante fragranza di una corroborante miscela di caffé.

SCIABILE?

Gatti delel nevi

CRONACA DI GARE 1 E 2 MASTERMIND

Un'aggettivazione d'altri tempi riferita alla neve, al giorno d'oggi ormai priva di senso; con tutto l'apparato tecnologico di cui si avvalgono le stazioni di sport invernali, la neve è sempre sciabile. Tanto per cominciare è programmata, cioè è un prodotto industriale (dicono che costi 30 euro al mc.), che si può ottenere alla bisogna, a meno che le bizzarrie del tempo attuale non ci beffino con la famigerata inversione termica, fenomeno atmosferico che sovverte le radicate conoscenze di chiunque, in virtù di un gradiente termico di meno un grado per ogni 100 metri di quota, più si sale più fa freddo, e invece no, come già il termine ci preannuncia, più si sale e più fa caldo. E' ciò che si è verificato sugli altopiani d'Abruzzo tra i primi di dicembre e la prima decade di gennaio, per cui, fuori programma, sono spuntate le margherite dai 1500 in su.