QUATERNA SULLA RUOTA DI ROCCARASO-CAMPO FELICE

tombola per sito

12 febbraio si è chiusa la quaterna di giganti di Coppa Italia valevoli anche per il circuito MasterMind 2017; ieri, con il super G, non valevole per il circuito MM, calava definitivamente il sipario sulla tre giorni abruzzese di C.I., frutto candito del coordinamento MasterMind-Aliski per il lancio, ai massimi livelli, dell'attività Master nel Centro-Sud. Due eventi, uno a Roccaraso, l'altro a Campo Felice per quattro giganti (più SG), risultati decisamente di buon livello per piste, tracciati, puntualità, competenze delle giurie e quant'altro, in estrema sintesi: niente da eccepire; degni di nota anche i supporti pappatori offerti dagli organizzatori sia di Roccaraso che di Campo Felice.

L'evento roccolano era pro Telethon ed organizzato dal pool di club, S.A.I . Napoli, 3PUNTO3, S.C . Napoli, S.C. Vesuvio e 0,40, quello di Campo Felice, invece, era organizzato dalla capitolina Aliski in solitaria. Promozione a pieni voti per entrambe le organizzazioni.

Sabato 11, dopo un venerdì di tregenda con nebbia e acqua/neve che funestavano l'allenamento di rito, Roccaraso ha sfoggiato una giornata di sole a palla che ha fatto echeggiare più di una volta alle mie orecchie il più romagnolo dei "sochme sembra d'esser a Rimini"! È già, i romagnolo-emiliani non mancavano e così pure le loro interiezioni. Purtroppo il sole è bello, ma, siccome non siamo a Novasibirsk, la neve ne soffre e la seconda gara in particolare ne ha sofferto e come! Comunque sia, due garone sulla Canguro stavano nei sogni dei più. La prima delle due è risultata massacrante a detta di tutti, perché il tracciatore, preoccupato dell' incolumità dei "ragazzi", l'ha fatta girare molto non tenendo forse conto che, tutto sommato, per "i ragazzi", un crociato val bene l'integrità del miocardio; seconda gara, cambio di tracciatore e tempi ridotti di una decina di secondi per la gioia di tutti.
Sua Reale Maestà Emanuele, di imperio, si autoincoronava Re di Roccaraso con due performance mirabili, che facevano annichilire le speranze di quanti, ad inizio anno, ritenevano di tenerlo ormai nel mirino. L'ho visto sciare leggero, efficace ed elegante, l'unico ad uscire dalle curve beneficiando, anche sul ripido, dell'effetto fionda che gli sci imprimono a chi li sa sfruttare. Imbarazzo alla premiazione, non si trovava un trono per far assidere degnamente Sua Reale Maestà' Emanuele, così si è dovuto ripiegare sul più classico dei podi per issarvi su il vincente e, siccome si sa che i sovrani facilmente si annoiano, essendo sovente affetti dal toedium vitae, per trastullarlo, si è inscenata una tombola con premi, offerti da DADA SPORT, BULLSKI e BERTRAND. A supporto del Veneziani, reinventatosi animatore, per l'estrazione dei numeri, è stata invocata un innocente mano fatata; dal pubblico si è offerta Eva, dal cognome impronunciabile, che annovera un raro precedente in un pittore dell'avanguardia russa, Vereshchagina; la quale Eva, candidamente o forse per piaggeria, ha dichiarato di amare così tanto Roccaraso, da passarvi tutti i week invernali trasvolandovi dalla natia Siberia. All'estrazione dei numeri della seconda manche, della tombola, veniva acclamata, a furor di popolo, l'avvenente Lady Tigem, di pura bellezza mediterranea, in aspro contrasto con l'algido look della siberiana.
Dunque King Emanuele faceva gli assoluti con 1.11.43 e 1.07.51 rispettivamente, a conferma che quando il gioco si fa duro, i duri entrano in gioco; alle sue spalle, nei B, nella prima gara, l'altro esponente della Royal Family in gara, Clemente, distanziato si, ma distanziato anche di 7 anni nella data di nascita. Alle spalle del duo Reale, targato S. C.18, piombava Cristiano Orlandi dell'Aliski, mentre a difendere l'onore del S.A. I. Napoli, unico, nella top Five dei B, si ritrovava Francesco Acquaviva, gratificato, ma solo parzialmente, da una miscela di muscoril, aulin e cortisonici vari.
Ritorno all'ordine espositivo, per segnalare la vittoria, fra le D, di Paola Collinassi da Pordenone, che teneva a debita distanza Francesca Vannucci del Posillipo, gradita sorpresa, perché al suo esordio in una gara vera; terza Enrica De Sanctis Ruosi del 3 Punto 3, affacciatasi anche lei al mondo Master in questa occasione, per cui è cortesemente invitata a farsi rivedere nelle prossime gare del circuito.
Categoria C: uno strapotente - su più fronti come taluni sanno - Valerio Locatelli dell'Enjoyskiteam si metteva alle spalle, nell'ordine, il blasonato Beppe Orlini del Brixia Sci, l'Avv. Massimo Panzani dello S.C. Prato, il rappresentante dell'S.C. Pordenone, Nicolino Pittino e il diciottino Valerio Romano.
Negli A la spuntava quell'autentica macchina da guerra di Andrea Caloro, che stava davanti, nell'ordine, al compagno di squadra - S. C. Napoli -Stefano Mander, al viterbese Francesco Dimitri, alla novità delle novità, perché immigrato nello sci dal motocross, Carlo Langella del 3 Punto 3 e, a chiudere il quintetto, all'Avv. Luigi Gullo dello S. C. Caffè Ajello, che quest'anno ha deciso di farsele tutte....., le gare di C.I. ovviamente.

Nella seconda gara di giornata, tra le D, si riproponeva lo stesso terzetto Collinassi, Vannucci (chissà dove potrebbe stare con qualche sigaretta in meno e qualche gara in più), Ruosi De Sanctis.

In categoria C, a parte il toro scatenato Valerio Locatelli, ancora primo, si piazzava secondo il noto - nelle nostre gare - Giampaolo Scaltriti del CUS Parma, mentre il Pittino scalava il terzo gradino del podio buttando definitivamente giù Beppe Orlini, quarto, che precedeva il Panzani, anch'egli, stavolta, senza podio.
Nei B, come ho detto, anche stavolta non ce n'era per nessuno, Emanuuele, vittoria, secondo Cristiano Orlandi, che almeno un Reale, in questo caso, se lo pappava, infatti Clemente gli era dietro; quarto l'altro diciottino, Alvise Zanardi, che, se entra in palla, vedremo presto a guastare le feste a tutti e, infine quinto, l'eroico, perché ancora tormentato dal colpo della strega, F C Acquaviva.
In categoria A, i primi quattro non cambiavano, mentre faceva il suo ingresso nella top Five l'esponente dell' Aliski, Luigi Rossi.

Campo Felice non è stata da meno, nella notte, grazie al cielo stellato, aveva tirato, poi, sole al mattino; peccato che nella seconda gara il cielo si è offuscato, lasciando filtrare quella luce perlacea, che gli sciatori detestano perché appiattisce ogni cosa; in compenso una Sagittario più digeribile per tutti, grazie anche a due tracciati armonici, sapientemente disegnati dall'ottimo Giuliano Franceschi, che saggiamente non ha ceduto alla tentazione di seminare trabocchetti "per vedere che effetto che fa".

Nella prima delle due gare, in categoria D, " l'Avvocatessa Romana", Virginia Garraffa, dell'omonimo club, sagacemente animato da Fabio Gullotta, ha spodestato la prima attrice della due giorni roccolana, l'ottima pordenonese Paola Collinassi, piazzatasi a sua volta seconda, davanti ad Elena Matronola dell'Aliski, la quale ha finalmente fatto in tempo ad iscriversi.
In categoria C, non si smentiva il Miura Locatelli Valerio, con il tempone di 1.03.78, che si lasciava dietro, a 2.13, Giancarlo Veritti del Cimenti Sci e, a 2.28, l'ottimo diciottino Valerio Romano, a suo perfetto agio sulla "Sagittario", risultando infatti davanti a un duo del calibro di Gianpaolo Scaltriti (CUS Parma) e di Massimo Panzani (Prato Play).
In categoria B, avendo Emanuele abdicato al trono, irrompeva sullo stesso il fratello cadetto (non per età), Clemente, con un mostruoso 1.02.02, che, oltre a lasciare annichiliti il Maggiorelli Franco dello S.C. Siena, noto allenatore di schiere di Master Appenninici e l'altro noto allenatore nostrano (Aliski) Cristiano Orlandi, consentiva al salentino, primo Master nato a sud della linea Gustav, leffrazione del muro dei 20,00 punti F.I.S.I. ( per l'esattezza 19,68); l'impresa dell'ottimo Clemente non azzerava il lusinghiero quarto posto di Cesare Veneziani, davanti a niente popo' di meno che Paolo Baroni del Prato Play, spauracchio di tutte le gare abetonesi, le cui classifiche non possono dirsi stilate, se non arriva lui.
In A, stravinceva con una prova di forza (non a caso milita nel Robur Ski) Carlo Nusca, autore dell' assoluto 1.01.49, davanti ad un po' più umano Nicolò Della Valle del 18, al viterbese Francesco Dimitri, al difensore dei colori dell' Aliski, Pierangelo Nanni, e all' Avv. Luigi Gullo del Caffè Ajello, che ha per obiettivo....... non lo dico per scaramanzia!

Nella seconda gara, la luce , come detto, divenuta perlacea, giocava brutti scherzi, ma non per Carlo Nusca, che non contento di aver già strapazzato tutti nella prima gara degli A, stampava un 59.49, che, quando l'ho letto, ho pensato ad una puttanata dei cronometristi! Alle sue spalle ancora Nicolò Dalla Valle, che nulla ha potuto contro lo scatenato Nusca; e, a seguire nell'ordine, Pierangelo Nanni, il piacevolmente ritrovato David Cao e, quinto, il viterbese Francesco Dimitri.

In B, Clemente Reale, che volava come un cacciabombardiere, a poche porte dall'arrivo, usciva lungo, si salvava per miracolo e chiudeva giusto in coda alla top Five; ma le gare sono così e l'errore, se cerchi il limite, fa parte della gara; quindi parlo di chi ha comunque meritatamente vinto, il Cristiano Orlandi, il quale, a dispetto della luce perlacea, staccava un tempo di soli 13/100 superiore al tempo di Clemente nella prima delle due gare; secondo risultava il Maggiorelli, che ci deve spiegare che antidolorifici prende per le sue ginocchia ormai alla frutta; terzo un sorprendetissimo Giorgio Ferri, in procinto di diventare inarrestabile, se, e questa è la dura legge dello sci, il giorno seguente, in super G, non si fosse disfatto un collaterale! Auguri Giorgio, ci vuole pazienza ma ti rimetterai. Il doveroso augurio a Ferri non mi fa però dimenticare il buon Paolo Baroni, quarto.
In categoria C, primo il solito Locatelli, che stavolta, debeluinizzato forse dall'opacità o da altro, stampava un più umano 1.04.75, per la gioia di Gianpaolo Scaltriti, di Massimo Panzani, dell'ottimo C8, appena fuori dal podio, Antonino Bartolomeo dell'Aliski Racing e di Giancarlo Veritti quinto.
Fra le D, copia fotostatica della prima gara per le prime due piazze, nell' ordine, Virginia Garrafa e Paola Collinassi, poi, terza, a ben rivederla sul podio, Donatella Gasparrini del Prato Play.

In ultimo, volutamente, mi piace sottolineare che nella due giorni roccolana, oltre alle gare individuali, si disputava anche la Coppa Felice Piccinni a squadre, in ricordo dell' amico-collega, che consentì ai napoletani di realizzare il sogno di sciare dall' Immacolata a Pasqua, affrancati dall'amletico dubbio "ci sarà o non ci sarà la neve a Roccaraso? " Felice, di minuta statura corporea, era un duro, come la sua terra lucana e combatté contro immense difficoltà per portarci in cabinovia sul Pratello. L' aspra terra abruzzese gli rovinò sui piloni della cabinovia una valanga, dovette ricominciare, finché coronò i suoi sforzi portando i campionati Italiani di discesa libera al suo Pratello, divenuto in seguito apprezzatissimo teatro della finale della Coppa Europa. Ieri l'altro, uno degli attori di quei Campionati Italiani, l'allora giovanissimo Marchese Zeno Soave, è voluto tornare da noi per rinverdire l'incancellabile ricordo di quella picchiata sul "cucchiaio " della Direttissima. Il notaio Piccinni, oltre che di smisurata tenacia, era di gran cuore ed accolse in degna dimora, in una triste stagione in cui i più lo avevano dimenticato, un gigante dello sci, Leo Gasprell che dal gabardine elasticizzato, alla posizione aereodinamica, al parapendio, aveva marcato, con la propria impronta, le più significative tappe evolutive dello sci alpino. È per questi motivi di gratitudine che si è voluto ricordare Felice Piccinni, un incrollabile appassionato di sci, il cui rammarico fu che, a 94 anni suonati, aveva dovuto smettere di sciare, sol perché un giovinastro, in sella ad uno scooter, lo aveva investito rendendolo inabile al suo amato sport. Con la sua adorata nipote e con l'amico Ferruccio lo abbiamo ricordato in allegria, in stile MasterMind, senza inflessioni tristi nei nostri accenti, ben consapevoli che toutes les separations du temp ne sont que un rendez-vous pour l' eternite'.

CLASSIFICA COPPA FELICE PICCINNI: PRIMO ALISKI RACING-ROMA; SECONDO: S.C. 18 CORTINA; TERZO: SAI NAPOLI.