In scena Berchtesgaden a Roccaraso

valanga azzurra
Non si tratta di evocare il famigerato nido dell’aquila, dove il tiranno tedesco amava autocompiacersi dopo ogni colpo di mano ai danni dei popoli europei, trascinati a forza nella furia distruttiva della sua blitz krieg, ma di celebrare l’impresa dello S.CZERO6, che nelle gare 7 e 8 del nostro circuito, in categoria B5, ha emulato la storica impresa dello squadrone azzurro di sci alpino, che, con la memorabile cinquina messa a segno il 7 gennaio 1974, nel gigante di Coppa del Mondo, disputato nella rinomata stazione termale tedesca, diede origine al nome e all’epopea della “VALANGA AZZURRA”. 
Ben cinque atleti della stessa nazionale: Piero Gros, Gustavo Thoeni, Erwin Striker, Helmut Smalz e Tino Pietrogiovanna, ai primi cinque posti di una classifica di gara valevole per la Coppa del Mondo non si erano mai visti prima e mai si sarebbero più visti, ne’ in azzurro, ne’ attintati in altro colore. Un Tony Sailer annichilito, l’allenatore del Wunder Team, ebbe a dire: ”per battere questi italiani dovremmo allenarci di giorno e di notte!”

Napoli-Roma 2a2

Roma Napoli 2-2
“Sulle nevi” di Roccaraso, si è concluso l’anomalo DERBY Napoli-Roma, anomalo perché non di calcio, stranamente, ma di sci, un DERBY organizzativo, che ha visto contrapposti il partenopeo S.C. VESUVIO presieduto da Stefano, di nome e, per ironia della sorte, di cognome Romano ed il Capitolino CZERO6 guidato da Gianni, di nome e di cognome Cerasa, che per super ironia della sorte, in napoletano "vor di’ ciliegia".
Già da questi intrecci semantici si poteva intuire il clima di simpatica sinergia competitiva che regnava, ben lungi dalle lotte armate che abitualmente si consumano al di fuori degli stadi, quando si affrontano le tifoserie delle Capitali dei due maggiori Stati pre-unitari. Di Genny, “a carogna”, neppure la controfigura e di sparato, per nostra fortuna e per la salvezza di tutti, si annoverava soltanto il manto nevoso, di ineguagliabile qualità per gare di sci e di miracolosa preparazione in una stagione, ahi noi, avarissima della bianca materia prima. Questa la ragione della disputa di ben 4 gare MasterMind in due giorni di fila a Roccaraso; la penuria di neve, dopo aver sentenziato l’annullamento ad Ovindoli  di gare 3 e 4, ha fatto traslocare a Roccaraso gare 7 e 8, derubricate a 5 e 6, perché analogo trasloco non fu possibile l’altro fine settimana scorsa allo S.C. Senigallia.

PARTITI!!!

Foto Giubbini 13.1.20
Era questo lo storico incipit di Niccolò Carosio, con cui dava l’avvio alle sue indimenticate telecronache delle più importanti partite di calcio e di cui mi approprio,  perché in quel “PARTITI !!!” si addensava tutta la carica di malcelata emotività di un cronista, che da quella precisa partita si attendeva, in epoca in cui la nazionale italiana non brillava particolarmente, un mirabolante riscatto dalle opache prestazioni troppo spesso ricorrenti. Il mio entusiastico “PARTITI !!!” non si nutre di speranze deluse, quelle per le quali l’illustre telecronista, mestamente doveva ripiegare su un equivoco “superiorità tecnico-tattica degli azzurri d’Italia”, allorquando la nazionale non riusciva schiodarsi dallo zero a zero neppure con la Corea; la mia è un’esclamazione che si nutre della più compiaciuta soddisfazione, per la riuscitissima “prima” del nostro circuito 2020.