Facciamo il punto

SpiraleIl cerchio, è metafora di ciò che racchiude il tutto, è dilatazione estrema del punto, unità geometrica infinitesimale, la spirale esprime compiutamente la dilatazione del punto fino al suo estremo, il cerchio. Si è scelta la “ SPIRALE” solipsistica opera di Kazimir Severinovic Malevich, maestro dell’astrattismo geometrico di origini russo-polacche, perché, allo stato, bisognerebbe fare il punto della situazione, e tuttavia il punto odierno, potrebbe combaciare con la propria dilatazione, il cerchio.
Ecco come potrebbe esprimersi un critico di arte contemporanea :) :) :) :) :) per dire che, se non nevica, o non gela, il punto coincide con la sua dilatazione, cioè il cerchio, in altri termini, in termini poveri, la facciamo finita con gara 6.
Pace fatta tra i Santi protettori di Ovindoli e Roccaraso, a dire la verità, la pace fu forzosa, perché ascrivibile al lodo inappellabile di Sant’Andrea. E così il recupero di gare 3, 4, 5 e 6 poté  beneficiare di esito più che fortunato.
Posillipo e Vesuvio operarono in profiqua sinergia per mitigare l’alea della minore affluenza di concorrenti nella giornata di venerdì.
I Del Castello e i Colecchi, dal canto loro, fecero l’impossibile per approfittare delle temperature favorevoli per sparare l’inverosimile di cannonate di neve programmata, nel disperato tentativo di tirare quanto più avanti possibile questa balorda stagione di turismo invernale. Audacia premiata, nel primo weekend di febbraio risultavano agibili quasi tutte le piste più importanti, per tutti i gusti, per tutti i livelli, compresa la pista di gare, l’indistruttibile Pallottieri tracciata con perizia maniacale tendente alla perfezione, come il video della ripresa aerea testimonia (clicca qui per vederlo).
Ricognixione aereaNeve compatta, che resse alla perfezione, tanto che non fu necessario ritracciare entrambe le seconde gare delle rispettive giornate. Solo gara 6, causa il rialzo delle temperature, presentava un fondo più tenero, senza tuttavia collassare, tanto che per buona parte dei concorrenti risultò anche più facile da gestire il tracciato. I tracciati? Armonici, senza strozzature; in gare 3 e 4 quella che appariva una incomprensibile sparata di tre porte iniziali, in realtà lo era molto meno, non dovevi lasciarti tentare a tirar dritto, dovevi assolutamente preparare la quarta porta, curva verso sinistra esasperata dall’andamento sinistrorso della pista, per il resto tutto regolare, con angoli da ben memorizzare. In gare  5 e 6, la seconda porta poteva sembrare troppo vicina alle reti di protezione, ma di necessità virtù, la rete doveva andare proprio lì, pena l’impossibilità di reggersi per l’esigua profondità del manto nevoso.
Purtroppo in gara 6, Gianfredo Puca, il Master per antonomasia, è incappato in un pauroso incidente di gara, questa la qualificata testimonianza del Prof. Laura Giacomelli: ”Alla blue ha sbattuto con la spalla, perso il bastone ha aperto gli sci ed è andato dritto contro le reti nei rovi e rocce a dx. Sono corsa immediatamente su ed era incosciente, con la testa verso valle e con la ferita sul sopracciglio. Abbiamo fatto tutto rapidamente e l'hanno portato via con il toboga,tutto bene”
Il tutto bene comunque è risultato un trauma cranico con conseguenti stato confusionale e momentanea perdita di memoria. Repentino l’intervento dei soccorritori per il trasporto a valle con toboga e la traduzione in ambulanza all’ospedale di Castel di Sangro dove è stata effettuata una TAC con esito, per fortuna, negativo, ma da ripetere, secondo protocollo di sicurezza, dopo 24h. Probabilmente lo spirito di Sant’Ippolito si aggirava ancora sulle falde delle “Toppe del Tesoro” per vegliare sul buon esito di questo poker di gare di recupero.
 
CLASSIFICHE GARE 3 e 4
CATEGORIA C
Alessandra Manieri monopolizza il primo gradino del podio in entrambe le gare, 57.76 in gara 3 e 58.33 in gara 4; Francesca Vannucci del Posillipo, seconda, in gara 3 si becca la bellezza di 1 secondo e zero 5 centesimi ( 58.81), mentre in gara 4 la scottatura dell’ oltre un secondo la spinge a 33/100 dalla Manieri, che stampa 58.33. In entrambe le gare Mika, sia pur attardata con i suoi 1.17.57 e 1.17. 50, si impossessa del terzo gradino del podio.
 
CATEGORIA B
Non sono sufficienti il ritorno agli Atomic 183 cm e due primi posti a far tornare il sorriso ad Andrea Ballabio del Sai Na, sono i tempi fatti registrare (51.29 e 51.86) che non gli garbano e che lo lasciano con la piega amara sulla bocca. Claudio Apollonio dell’Aliski Racing e il rientrante Marco Ballabio dello 0,40 (o del 0,40 ? chiedete all’Agenzia delle Entrate, perché per la burocrazia fiscale si dice del zero virgola…) fanno a turno al secondo posto rispettivamente in gare 3 e 4.
In gara tre, Claudio brucia Marco per 2/100, 52.71 vs 52.73;  le posizioni si invertono in gara 4, con Marco che precede Claudio di 75/100, forse anche grazie ai due fiammanti quanto inediti “Cervi” (gli sci ideati da Hirscher, con unico rivenditore a Sud del Po: DADA SPORT ONLY SKI) che si era messo ai piedi; tempi: 52.70 vs 53.45.
 
CATEGORIA A
Lo S.C. CZERO6, da famelico predatore, si impossessa di tutto il podio con il suo tris d’assi, che a botta di centesimi, e tutti sotto la barriera dei 50”, si spintonano l’un contro l’altro per scalare lo scranno più alto : gara 3, nell’ordine, Cecco Dimitri 48.47; Nicola Del Principe 48.73 e Cristiano Orlandi 48.84; in gara 4 Cecco e Claudio si scambiano le posizioni, prevale Claudio per 7/100 ( 48.21 a 48.28), stabile, al terzo posto, Cris “fermo” a 49.18
 
CLASSIFICHE GARE 5 e 6
CATEGORIA C
Quando scende in campo la Virginia Maria Garrafa dello S.C. Avvocati Romani non ce n’è per nessuna, stampa i perentori 52,80 e 52.67, zittisce tutte le altre, giusto Franci Vannucci, del Posillipo, in un impeto d’ira per le sue insoddisfacenti gare 3 e 4, in gara 5, ferma i cronometri su un onorevolissimo 53.74, purtroppo però, come una zuppa di verdura, se ne va e fumm (evapora) in gara 6, stampa un anonimo 57.12 e scivola al terzo posto. Intervistata su tale incredibile scivolamento nell’abisso, dichiara: ”Non ne ho idea, infatti voglio vedere il video ero convinta di star andando fortissima“. Alessandra Manieri, del CZERO 6, al contrario della Vannucci, stampa 55.53 in gara 5, che le frutta il terzo posto; in gara 6 e’ una dei pochi concorrenti a peggiorare quasi di nulla, stampa un bel  55.02, che la proietta al secondo posto.
Fratelli Ballabio
 
CATEGORIA B
I due Ballabio, Andrea del SAI NA, Marco del 0,40 (o dello 0,40) ci hanno preso gusto a fare l’accoppiata, si ripetono primo e secondo in gare 5 e 6, facendo tempi fotocopia, Andrea 50.10 e 50.36; Marco 51.31 e 51.33; ad Andrea torna finalmente il sorriso per i tempi fatti registrare, che gli fanno affermare: ”comunque questi sono gli sci”, parlando degli Atomic 183, ripescascati dopo faticoso tribolare fra marche, misure e raggi diversi. Marco invece, pur contento di fare il valletto del fratello, si mostra intensamente interessato a sci (non dichiarati ), misure (non dichiarate) e raggi (non dichiarati) delle aste di Carlo Langella balzato, a sorpresa, in gara 6 sul più alto gradino del podio fra gli A.  Si vede che Carlo ha messo a frutto il drastico “cambio di stagione” suggeritogli dal suo mentore in vista euro test, l’ottimo Bosio, che gli ha suggerito di cambiare attrezzatura, cioè di gettar via tutto, dagli sci agli scarponi, abbandonando perfino le calzature. Ma bando alle digressioni,  il terzo posto è andato in entrambe le gare 5 e 6 al portacolori dell’Aliski Racing, Claudio Apollonio con i suoi 52.08 e 52.35.
 
CATEGORIA A
In gara 5 il migliore, con il tempo di 48.67, ancora sotto la tagliola dei 50”, e’ Nicola Del Principe del CZER6, il quale precede il coequiper GL Di Cicco, autore di un bel 48.79  ma ancora una volta smoccolante per il suo peso piuma; terzo, con 49.37 un Carlo Langella, dello S.C. Napoli, che quatto quatto prende le misure per andare in vetta. L’impresa riesce finalmente a Carlo in gara 6,  fermando i cronometri sul 49.21, per 7/100 migliore di un redivivo Sergio Amodio, ora approdato al CZERO6; Il Di Cicco, infatti, gli ha ceduto il secondo posto perla bellezza di solo 1/100, mentre Del Principe è caduto dal podio. Ma che gare! Sembra la World’s Cup!  Soli 8/100 dividono il primo, Carlo Langella, dal terzo, GL Di Cicco, passando per il secondo, Sergio Amodio.
Si noti che Carlo Langella fa registrare finalmente “l’assoluto”, che certamente ha nelle gambe da tempo; probabilmente, oltre al “cambio di stagione”, gli ha anche giovato ricordarsi della regola del 98%, suggeritagli da uno dei master più vecchi: se nei 100 metri piani vuoi fare il tempo che hai nel corpo,  ma che la troppa foga ti fa mancare, li devi correre al 98%, devi avere la sensazione che gambe e braccia volino da sole, senza che tu le spinga con foga rabbiosa.
 
CLASSIFICHE GENERALI
Una premessa è d’obbligo: i pronostici sarebbero attendibili solo nell’ipotesi che, data la probabile impossibilità di concludere regolarmente il circuito per mancanza neve, si finisca con gara 6, o, al massimo, con le finali a Roccaraso.
C11 - Mika - S.C. Napoli - è prima, solitaria in vetta alla classifica con 400 punti, imprendibile ormai.
C8 Paoletta Capuano, attualmente ISKI, è attualmente in prima posizione, con 400 punti all’attivo, ma chi la insegue, l’indomita Laura Giacomelli può ancora risucchiarla se le finali girassero in modo a lei favorevole, ora ha 160 punti.
C6 - Livia Clementi se ne sta sola soletta a punti 200, al momento non si vede chi possa impensierirla.
C5 Francesca Vannucci -Posillipo- ha 560 punti, ha praticamente già vinto, perché l’ottima Virginia Maria Garrafa - S.C. Avvocati romani - con i suoi 200 punti fatti in due sole gare non può insidiarla.
C3 - Alessandra Manieri dall’alto dei suoi 400 punti, ha vinto anzitempo, è matematicamente imprendibile.
B11 - Gianfri (SAI NA) vanta il cospicuo bottino di 480 punti, potrebbe vincere a mani basse, ma lui ricorda la Goggia, non è calcolatore, va sempre oltre e Nino Raiola (S.C. Napoli), secondo, potrebbe risucchiarlo, approfittando involontariamente di qualche ulteriore cappellata dell’amico-rivale. Naturalmente lo stesso discorso vale per il terzo, Vito Pacucci - CZERO6- terzo a 20 punti da Nino.
B10 - Giuseppe Fiordiliso (SAI NA) fin’ora ha fatto il pieno, 600 punti, sta in testa e Antonio Ciocca del CZERO 6 nulla può più fare per rimontarlo.
B9 - Lotta ancora aperta tra i primi due, Valerio Romano del 18 con il pieno dei 600 punti e Lucio Lamberti, del SAI NAPOLI, che ha messo in cascina 440 punti. Fuori gioco per la prima posizione Maurizio Paris dell’Aliski Racing, che vanta 160 punti con solo due gare.
B8 - Andrea Ballabio del SAI NA è un osso granitico da scalzare dalla vetta dei suoi 600 punti, anche per il tosto Massimo Ferraro, S.c. Napoli, distanziato di 160 punti, avendo pure bucato gara 3. Il terzo, Claudio Apollonio, si trova a 20 punti da Massimo Ferraro, lo può prendere, sarà una bella lotta.
B7 - L’altro Ballabio, Marco, voce solista del 0,40 (o dello 0,40), svetta a 400 punti essendo sceso in pista sola da gara 3, è ancora alla portata del secondo, la vecchia conoscenza riapparsa da un paio di anni a questa parte, cette a dir (sarà mai giusto il francesismo?) D’HarmantFrancois Rinaldo,  CAI Roma, 320 punti e due assenze. Terzo è il regolarissimo GAETANO Ferraro, con il pieno di gare utili e 285 punti a bordo.
A6 - A sorpresa conduce Gabriele Imparato, romano dello S.C.Posillipo, che ha raccolto 450 punti, quindi meglio del mattatore delle prime 4 gare, Cristiano Orlandi dello S.CZERO6, assente nelle ultime due, è fermo a 400 punti, che gli consentirebbero tuttavia di scalare la vetta per sua valenza non disgiunta da una botta di fattore K.
Al terzo posto si trova Gianni Cerasa, autore di progressi tecnici impensabili che lo hanno proiettato su livelli ragguardevoli e a quota 272 punti.
A5 - altro CZERO6 in prima posizione, il peso piuma GL Di Cicco, il quale chiagne e fotte, perché ha mancato il pieno dei 600 punti sol perché un certo Matteo Corvatta lo ha bruciato in gare 1 e 2. Al posto vicario si trova Adolfo Aloschi con la bellezza di 405 punti. Adolfo, all’arrivo, si lamenta spesso di errori commessi, appartiene a quella folta schiera di concorrenti che non ha messo a fuoco una cosa importantissima e cioè che a livello anche alto, quasi nessuno è capace di 20/30 cambi di direzione tirati al limite, senza commettere errori: 1) se vai al limite l’errore lo fai e se non fai l’errore vuol dire che non sei andato al limite; 2) fra andare al limite commettendo qualche errore e non commettere errori senza andare al limite, è meglio la prima.
Gaetano Zucconi, terzo con 276 punti resta in attesa sperando che il punto non combaci col cerchio, pecche’ nun s po’ mai sape’
A4 - CZERO6, Napoli, Posillipo, Cecco Dimitri, Sergio Mazza e Riccardo Sanges, 500, 400 e 390, lotta ancora aperta, più di quanto non dica la differenza punti fra il primo e gli altri due che sono attaccati, perché, senza voler gufare il simpaticissimo cavallo pazzo, non si deve dimenticare che questi ogni “spesso” la cappellata la fa.
A3 - La matematica non ha ancora detto l’ultima parola, sarà difficile però che il provvisorio tabellone cambi, perché l’alfiere dello S.C. Napoli, Carlo Langella. fatto “il cambio di stagione” si è messo a marcare costantemente punti pesanti, al momento ne ha totalizzati 580, 20 in meno del pieno perché il secondo in classifica, Sergio Amodio del CZERO6 glieli ha soffiati in gara 2 ed ora, grazie anche a due improvvide assenze sta a tre e quaranta, a rischio rimonta del terzo, il posillipino  delle Puglie, Matteo Menduni che lo tallona a 15 punti di distanza.
A2 - Giuseppe Galluccio ha fatto il pieno dei 600 punti disponibili e non ha più nulla da temere per la vittoria finale, chi lo segue, Alessio Autore è lontano, sta a 160 punti.
A1 - Il forte Nicola Del Principe ha se stesso come avversario più pericoloso, ha bucato gara 6 e gli mancano i 100 punti per il pieno. Lontani, anche per ripetute assenze, il secondo, Alessandro Rosa fermo a 160 punti ed Elio Garofalo a sua volta fermo a 120 punti.
 
CLASSIFICHE GENERALI DI SECONDA FASCIA: B OVER 125 PUNTI F.I.S.I. - A OVER 150 PUNTI F.I.S.I.
Cat. B - Autoespulsosi D’Harmant, per meriti sportivi acquisiti sul campo -è diventato Under 125 punti- al comando si trova Gaetano Ferraro, ora militante nello S.C. CZERO6, ha totalizzato 172 punti, non può però rilassarsi, perché sente alle sue spalle l’ululato di due vecchi lupi del SAI, nelle persone di Giuseppe Fiordiliso, distanziato di 4 punti, e di Lucio Lamberti, distanziato di 9 punti, entrambi potrebbero  sopravanzarlo, nella deprecabile ipotesi che, per condizioni climatiche, non si facciano le finali, per cui gara 6 sarebbe a raddoppio.
CAT. A - Il mattatore è Matteo Menduni ( S.C. Posillipo), che ha fatto incetta di medaglie, veleggia solitario con la bellezza di 149 punti, sembra inarrestabile e può dormire sonni tranquilli, distanzia il secondo, Matteo Bruno (S.c. Posillipo), di 60 punti, anche se si verificasse la deprecabile ipotesi di cui sopra, vincerebbe ugualmente.
Per entrambe le categorie si ricorda che chi vincerà un premio in prima fascia, non potrà essere premiato anche per i risultati da podio in seconda fascia
 
TROFEO ITALO KÜHNE CHALLENGE A SQUADRE
L’unione fa la forza, ma la classe, non essendo acqua, dà più forza all’Unione. Appare evidente che si parli dello sci club CZERO6, che sotto la spinta animatrice e, a tratti, tirannicamente coinvolgente del simpaticissimo Gianni Cerasa, anche quest’anno si è involato. Al momento, svetta a quota 4132 punti, potendo avvalersi di uno squadrone compatto, dotato di ottimi elementi in tutte le categorie e di altrettanto ottimi ricambi, utili a tamponare le eventuali assenze dei top players. Ne vogliamo parlare? E parliamone entrando nel dettaglio dei portatori di punti. In CATEGORIA A figurano Cris Orlandi, Nicola Del Principe, Cecco Dimitri e Sergio Amodio,  concedendosi il lusso di tenere in panchina niente popo’ di meno che GL Di Cicco, roba da Juventus che tiene in panchina, non dico Ronaldo, ma chi altri volete voi. In CATEGORIA B, si avvale del regolarissimo GAETANO Ferraro ed in C schiera Alessandra Manieri e Livia Clementi, scusate se è poco.
Staccato, a 3244 punti, riappare nelle sfere alte della classifica lo storico S.C. Napoli, vincitore della prima edizione del Challenge Italo Kuhne. Finalmente il quasi isolato Massimo Ferraro si è trovato accanto “il giovane” Carlo Langella, a sua volta ritrovatosi, grazie al totale “cambio di stagione” di sci, scarponi e perfino calzini, consigliatogli da Bosio, suo istruttore nell’attacco all’euro test per l’insegnamento dello sci. Forse un contributo al già motocrossista Carletto glielo ha dato anche l’applicazione della regola del 98% e certamente al suo S.C. Napoli, come fu previsto su questo sito,  n contributo per scalare la classifica generale lo hanno dato anche Mika e Nino Raiola.
Al terzo posto, con 2789 punti, fa capolino lo S.C. Posillipo, che da qualche anno ha decisamente potenziato la squadra Master. Oggi il club posillipino è forte di Franci Vannucci, incostante, ma quando sta sul pezzo si fa valere con tempi maschili; di Riccardo Sanges, che negli ultimi due anni è passato dall’anonimato dei titoli di coda nelle classifiche, alle zone top. Ed infine l'altro emergente, Gabriele Imparato, Posillipino di Roma, che in tandem con l’amico Sanges, a buon diritto, deve essere considerato un emergente.