DAGLI APPENNINI ALLE ANDE

Foto 3 Ande
 
Qui non si tratta dell'ennesimo remake della storia strappa-lacrime del tredicenne Marco da Genova, trasmigrato oltre atlantico alla disperata ricerca della madre ammalata, ne' tanto meno del risciacquo di panni in Arno di manzoniana memoria, qui si tratta di un autentico scoop in perfetto stile Dagospia.
Vi ricordate il gioco del passa-bigliettini intitolati "Chi è Lui", "Chi è Lei", "dove sono", "che cosa fanno", "che cosa dice Lui", "che cosa dice Lei", "che cosa dice il mondo"?
Bene eccovi serviti. (segue qui)
Foto 1 Ande      Foto 2 Ande
Foto 1                                                                         Foto 2
 
"Chi è Lui": un emerito professore di patologia, già ampiamente recensito a livello internazionale, attualmente componente della rappresentativa italiana Master di sci alpino.
"Chi è Lei": la NIKE DI SAMOTRACIA, al secolo la superifiga spaziale del CIRCO ROSA.
"Dove sono": in Cile alle terme di Portillo (Foto 1 e Foto 2).
"Che cosa fanno": si risciacquano in piscina (Foto 1 e Foto 2).
"Che cosa dice Lui": "facciamo finta di non conoscerci" (Foto 1).
"Che cosa dice Lei" :"facciamo la posizione aerodinamica,  quella del bastoncino sotto le ascelle" (foto 2).
"Che cosa dice il Mondo": "ma sotto il pelo dell' acqua si può fare di più!!"

Nota bene per la pace familiare: i luoghi e i personaggi sono reali, i dialoghi sono assolutamente fantasiosi.
Non potevo certo pubblicare le soporifere regole del Circuito MasterMind 2017, senza alleviare la noia di chi legge con i toni dello scherzo e tanto meno, a tanto si poteva procedere, senza prima relazionarvi sulle imprese dei Nostri e soprattutto (non acquatiche) del Nostro in Cile, cosa che vado puntualmente a fare.

Sbarcato in terra cilena dopo un volo di ore, il Nostro si è fiondato a Portillo; tutti penseranno per rinverdire lo storico oro ai mondiali del 1966 dell'indimenticato Carletto Senoner, NO cogitazione errata, doveva semplicemente riassorbire l'affaticamento da jet lack e che cosa c'è di meglio di una visita alle terme per rilassarsi un po'?
Ottima scelta, tra un'abluzione e l'altra, il Nostro ha pure avuto modo di ripassare la posizione aerodinamica e, per di piu', come le foto documentano, su proposta della Vonn.
Le gare: un GS, due SG ed uno slalom, i primi tre a Valle Nevada ed il quarto a La Parva. Teatri ad alta quota, del resto non sono distanti dai tropici. Quest'anno neve ghiacciatissima per un'escursione termica esagerata. Il Nostro, goduto il meritato riposo portillese, filava dritto a Valle Nevada per saggiare le piste di gara ed un inedito Fisher 190 anno 2010, nelle sue intenzioni tutto fare, ma all' atto pratico inadatto sia al GS sia al SG. Ma che ci volete fare, il Nostro ha sci disseminati in tutto il globo, ma alla fine sceglie d'istinto e all'istinto paterno non si resiste, quelli glieli aveva prestati il figlio, quindi dovevano andar bene per forza, anche se Alli è noto per la totale incuria degli attrezzi.
L'Italia, ad onta del generale economico ridimensionamento, era rappresentata da tre donne e ben sette maschietti. Fra le prime, alla più giovane, la lombarda Ilaria Ferrando, si affiancavano la comasca Giuliana Ballabio, che nulla ha a che fare con i Ballabio nostrani, e la Rungaldier Helga, di certo gardenese di ceppo, come il blasonato cognome suggerisce.
Tra i maschi, oltre al Nostro, ormai arcinoto anche in ambiente andino, c'erano il forlivese Luciano Baldinotti, il lombardo Valerio Locatelli, Mauro Lapucci e Massimo Gambin entrambi da Firenze, Luca Conti da Brescia e, dulcis in fundo, il campione del mondo, signor punti 1,00, Hermann Oberlechner.
L'esordio a Valle Nevada prevedeva, il giorno 15 settembre il gigante dove GfP arrivava ottimo secondo alle spalle dell'austriaco Peter Krassel; il mostruoso Oberlechner sbaragliava il campo con il miglior tempo degno anche degli A, mentre lui e' un C7. Anche Luciano Baldinotti vinceva la sua categoria C9, dichiarando così le sue baldanzose ambizioni. Mauro Lapucci, nella sua categoria, agguantava un ottimo secondo posto alle spalle del cileno Daniel Boekli mentre Luca Conti risultava ottavo e Massimo Gambin nono. Nei due SG del 16, GFP rimediava due quarti onorevoli posti, anche se ghiaccio onnipresente e richiami familiari alla prudenza condizionavano non poco la sua performance. Perfino Oberlechner, nella sua categoria, preferiva nella prima gara asseggiare l'ignota pista, (ancor meno decifrabile per la luce lattiginosa) non rischiare e arrivare secondo, per poi stravincere la seconda. 
Non all'altezza del suo potenziale Valerio Lucarelli quinto una volta e sesto la seconda volta. Baldinotti, ancora due volte primo, si ritrovava in vetta alla classifica di Coppa del Mondo; ormai sarà difficile scalzarlo dal podio, perché, fatto il pieno in Sud America, il sostanziale equilibrio, con equa distribuzione di punti fra i tanti nelle residue gare nord americane ed europee, rende il forlivese difficilmente scavalcabile. Mauro Lapucci primeggiava in entrambi i Super giganti su un altro Daniel stavolta, ma sempre cileno, Jmenez S.. Per il fiorentino vale lo stesso discorso di Baldinotti, ormai in Coppa del Mondo ha preso il volo. Dal canto suo, Luca Conti, prese le misure con il ghiaccio andino, si installava sul terzo gradino del podio e Massimo Gambin all'ottavo posto.

Chiuso il capitolo Valle Nevada, si traslocava a La Parva per lo slalom del 17, vinto dall' austriaco Peter Krassel con alle spalle il Nostro. Oberlechner stravinceva la sua categoria con il solito tempone da paura, anzi da panico (per tutti gli altri ovviamente), Locatelli non andava oltre la sesta piazza. A Luciano Baldinotti, invece, con una squalifica, sfumava l'occasione di mettere un'ipoteca sulla Coppa. Ottimo secondo Mauro Lapucci nella sua categoria, che, a differenza di Big Luciano, non sprecava l'occasione per incrementare il suo già cospicuo bottino.  Luca Conti, che ci aveva preso gusto, andava ancora a podio, mentre Massimo Gambin, settimo, non risuciva a togliersi lo sfizio di rientrare nei top five. Inutile dire che il forlivese ed il fiorentino - il duo Baldinotti/Lapucci - il prossimo inverno, grazie alle posizioni acquisite al momento in Coppa del Mondo, sono attesissimi,  nell'Appennino - Centro Sud, per disputarsi, unitamente a tutti gli altri big dei massimi circuiti nazionali ed esteri, il poker di gare di Coppa Italia tra Roccaraso e Campo Felice.
E già perché la novità delle novità della stagione agonistica ormai alle porte, è il gemellaggio Roccaraso - Campo Felice. MasterMind si sprovincializza: il circuito 2017 si articolerà in 12 gare (ma non vi spaventate ai fini della classifica se ne assumono le migliori 8), di queste 12, 8 sono in programma a Roccaraso e 4 a Campo Felice; delle 12 gare in programma, ben 4 (2 di Roccaraso e 2 di Campo Felice) sono valide, oltre che per il MasterMind, anche per la Coppa Italia. 
Questa novità è la sportiva risposta alla partecipazione sempre più qualificata a MasterMind dei Mster Capitolini; sicchè l'attivissimo Maurizio Paris dell'Aliski ha colto l'opportunità di creare con MasterMind una sinergia competitiva, che lascia ben sperare per il futuro di tutto il movimento Master.

E che dire delle donne, la digressione sul gemellaggio Roccaraso - Campo Felice ce le aveva fatte maldestramente dimenticare, gravissimo, perché hanno fatto letteralmente saltare il banco! Nel gigante del 15 settembre, nelle rispettive categorie, Ilaria Ferrando e Giuliana Ballabio entrambe seconde, mentre Helga Rungaldier andava a vincere.
Nel primo SG del 16, sempre nelle rispettive categorie, Ilaria Ferrando prima e la Helga Rungaldier terza.
Nel secondo SG del 16, Ilaria Ferrando seconda, e cosi' pure la Giuliana Ballabio; ancora terza la Helga Rungaldier. Infine nello slalom del 17, di nuovo prima la Helghissima, mentre nulla di fatto per le altre due.

Ed ora prima di farvi sciroppare le nuove regole del MasterMind 2017 (clicca qui), che raccomandiamo di leggere con la massima attenzione, due brevi note esplicative dei principi che hanno ispirato le nuove norme regolanti il TROFEO ITALO KUHNE CHALLANGE A SQUADRE: 
1) si e' voluta operare una drastica semplificazione, perché le norme in vigore la scorsa
stagione hanno dato luogo a vari dubbi interpretativi ed applicativi;
2) si applichera' la tabella T300, che è quella adottata dallaF.I.S.I. per tutte le competizioni a squadre, risultando la più equa; la formula, infatti, tiene in debito conto non solo del posto in classifica, ma anche del numero di classificati in ciascuna categoria;
3) non si corre per squadre, ma per club, in tal modo sono tutti coinvolti e, grazie alla tabella T300, non solo gli uomini da podio di categoria, ma chiunque può dare un contributo decisivo alla classifica del proprio club; 
4) anche i Giovani/Senior M-F saranno coinvolti, in modo tale che la partecipazione di ciascun club sarà veramente corale.
qui)