FUMA FUMA!

vesuvio-caff
CRONACA DI GARE 3  E 4 MASTERMIND

Sabato 23 gennaio, in primo mattino, il Vesuvio si è svegliato e si è messo a fumare, esibendo un ardito pennacchio di vapori solfurei; stranamente, però, non si avvertiva affatto l'acre olezzo dello zolfo, ma l'inebriante fragranza di una corroborante miscela di caffé.

L'osservartore, stranito, dopo essersi stropicciato gli increduli occhi, avrebbe notato che sulla sommità del vulcano era poggiata, con grazia, una surreale tazzina di caffé fumante; e già, proprio a quell'ora, lo S.C. Vesuvio e lo S.C. Caffé Ajello stavano dando prova di un riuscito gioco di squadra. I due club erano infatti impegnati nell'organizzazione, in temporaneo connubio, di gare tre e quattro in una fredda mattina di gennaio dal cielo terso, che, solo con l'avanzare del giorno si velava di strati sempre più spessi, senza però che la visibilità ne risultasse fatalmente compromessa.

Il sereno notturno risultava garante di un di un fondo pista perfetto per entrambe le gare, disputate sulla Pallottieri " bassa"; si era rinunziato alla partenza "alta", per la presenza, sul primo tratto, di un fondo non sufficientemente compatto e poi, per dirla tutta, se la nera delle Toppe non e' aperta, la risalita con due impianti, che certo non brillano per velocità, mal si concilia con l'inderogabile orario di partenza alle 9, imposto dall' Ente gestore della Stazione per ovvii motivi.

MASTER B gara 4.Non c'è un ordine né logico, né cronologico, né sequenziale in quest'inizio, c'é solo Francasco Acquaviva che piombava col miglior tempo sul traguardo con la foga animalesca di spaccare tutto, ma anche con quell'ineffabile smorfia in viso, atteggiata a sorriso beffardo che mi ha ricordato Indurain quando decideva di seminare tutti e partiva all'attacco dove lui lo voleva: in discesa, in pianura, contro vento o in salita, fregandosene dei piani redatti a tavolino da giornalisti, improvvisatisi strateghi. 50,94, tempone che consentiva ad Acquaviva di lasciarsi finalmente alle spalle Andrea Ballabio, il quale esibiva una vistosa protesi al polso a protezione del metacarpo fratturatosi in gara1, inconveniente, che non gli impediva, però, di essere anch'egli autore di un'ottima gara, mancata sul filo di lana, ahi lui, per soli 26 centesimi; terzo, la non piu' new entry, Cristiano Orlandi, che dopo aver fatto sua gara tre, forse accusava un leggero appannamento in gara quattro. La gara tre, come detto, vedeva l'Orlandi da Livata balzare sul gradino più alto del podio, e con ciò completare l'escaletion di questa rinascita sportiva iniziata con le lusinghiere performances della scorsa settimana; secondo Acquaviva a 29/100 e terzo Ballabio a 79/100. Acquaviva, intervistato sulla sua sorprendente dimostrazione di forza, candidamente ammetteva di essersi iscritto alla scuola Carolingia, fondata da quel piedi d'oro di Don Vincenzino Carola, il quale asseriva che non bisogna allenarsi, perche' ad allenarsi ci si stanca (sic!).

MASTER C. Doppietta di Alessandro Falez, rientrante dopo le assenze in gare 1 e 2; Alessandrone stupiva tuttti soprattutto in gara 4, con il suo 52,82, frutto di miracolosi consigli tecnici a la cart, pare di Truddau; un tempaccio il suo, che respingeva il tentativo di rivincita di Valerio Romano, autore di doppiette anche lui, ma stavolta secondo in gara 3 e ancora secondo in gara 4. Ma sempre doppietta e'! Terzi rispettivamente nelle due gare di giornata, Fiordiliso e l'altalenante Lucio Lamberti, il quale pare si serva della prima gara solo come riscaldamento per sparare tutto nella seconda.

MASTER A. Di questo gruppo dovrei parlare per ultimo, senza alcun ordine logico, né cronologico, al dichiarato scopo di far da pendent con i B, infatti un ALTRO di uguale impeto, ma di massa bufalina si avventava sul traguardo e stavolta il marchio, il vincente Massimiliano Polizzi non lo subiva sulle sue carni di razza, ma lo stampava lui su entrambe le gare di giornata. I suoi tempi parlavano chiaro: 48,51 e 48,31 facevano il vuoto alle sue spalle e, a differenza di Acquaviva, il sempre nei secoli fedele Max, candidamente ammetteva di aver ripudiato la scuola Carolingia, essendosi puntigliosamente allenato.Alle spalle di Max, in entrambe le gare, il Cancellieri ed il neopromotore Robertino Domizio (grazie Robertino per il gradito tuo contributo di classe), un pò distanziati ma con l'onore delle armi.

Nelle D, ritorno in gara ed in vetta della volitiva Prof.ssa Laura Giacomelli del S.AI. Roma, in gara 3, tallonata dalla lampeggiante Gabriella Cascetta a 39/100, piu' distanziata la Carolli, terza. In gara 4 Paola Capuano, dopo la squalidica subita per salto di porta in gara 3, si riscattava agguantando la prima piazza ai danni, nell'ordine, della Giacomelli e della Cascetta.

Prima di chiudere, il doveroso, empatico saluto allo sfortunato Antonio Grande che ci ha rimesso un crociato in gara 4; anche ad Antonio va il profetico augurio di MasterMind di un pronto rientro in pista al grido: "ciò che non mi uccide mi rende solo piu' forte!"