ROCCARASO PASSA, CAMPO FELICE APRE NELL’ AZZARDO DELLA PRIMA MANO DI POKER

Campofelice 24 1 2021
Domenica 24 gennaio,  si e’ regolarmente disputata, secondo programma,  la prima gara, delle quattro in calendario (ridotte poi a tre per i ben noti motivi restrittivi), valevoli per l’accesso alla finale di Coppa Italia, nelle due località abruzzesi di Roccaraso e Campo Felice. Un caloroso plauso va tributato al merito di  Mauriziaccio Paris, che, ad onta delle catostrofiche previsioni del tempo, ha avuto il coraggio di rischiare, confermando quanto programmato e la storia gli dà ragione. Si è dato così il battesimo al primo incontro di stagione sulla tostissima pista degli “Innamorati” (vedi foto a sinistra), sapientemente allestita in percorso di gara dal tracciatore Gennarino Di Stefano, disegnatore delle 37 porte, che da quota 1785 conducevano a quota 1535, distribuite tra il falso-piano iniziale e lo sprofondo del muro finale, graduato in gradoni sempre piu’ ripidi, man mano che si procede dal primo all’ultimo.
Un plauso altrettanto caloroso va tributato ad Antonio Barulli, patron dello s.c. 3PUNTO3, per il coraggio di rinviare, causa pessime previsioni atmosferiche, ad onta delle pressioni ricevute dagli sponsor.
In tempi di critiche facili sull’operato di tutti, bisogna imparare a rispettare le decisioni di chi si assume le responsabilità delle proprie decisioni, piuttosto che dedicarsi alle chiacchiere in libertà, da bar dello sport. Secondo alcuni, sarebbero state meglio tre gare a seguire in un unico weekend, ma chi afferma ciò, tace che a Roccaraso, venerdì 21 gennaio, causa tempesta di vento, gli impianti a servizio della gara non hanno affatto aperto, quindi tutti sarebbero dovuti tornare a casa, magari protestando che era già tutto previsto e che si poteva, per tempo, rinviare, secondo la logica del “come fai sbagli”. Anche ad Antonio Barulli, la storia dà, senza dubbio, ragione. 
Pare che i maratoneti delle gare avranno modo di rifarsi il prossimo fine settimana, ciò che non è stato possibile il 22-24 scorso sara’ fattibile, si spera, nella tre giorni 29-31 gennaio p.v., fine settimana che, a meno di clamorosi volta faccia delle previsioni del tempo, dovrebbe essere graziato da temperature accettabili e visibilità garantita, almeno nelle giornate di venerdì e sabato, in cui si corre a Roccaraso, mentre per domenica, in cui si corre a Campo Felice, abbiamo bisogno del soccorso del fattore K, poiché già dalla tarda mattinata una minacciosa nuvolaglia è in agguato.
Tutto è pronto per questo secondo appuntamento stagionale, i club organizzatori sono ai blocchi di partenza. Lo s.c. 3PUNTO3 sta già scaldando i motori della sua collaudatissima macchina organizzativa e spera che il suo impegno venga premiato da una massiccia partecipazione di atleti di tutti gli altri comitati appenninici, sia per l’attrattiva dei punti in palio per la finale di Coppa Italia, sia per il recupero di punti da parte del CAM nella classifica per Comitati, ove, in prima battuta, come si vedrà, è stato penalizzato dalle troppe assenze dei suoi rappresentanti. Lo s.c. CZERO6, che, quanto a macchina organizzativa, non è secondo a nessuno, è impegnatissimo, oltre che nell’organizzazione della gara, anche nell’allestimento di una faraonica premiazione relativa al trofeo MY GLASS 2020, che senza dubbio va onorata in massa dai rappresentanti del CAM, i quali, essendo tra  i protagonisti di tale premiazione, non si possono permettere di mancare, cosi’ come non possono esimersi dal confrontarsi in gara se non vogliono lasciare al vento le ambizioni nel TROFEO MASTERMIND COMITATI.
Ma si venga al dunque, dunque. Lo scrivente chiede perdono, per l’ardire di comportarsi come Salgari, con il quale, oltre al proprio nome con il terzo nome di battesimo del fantasioso scrittore, condivide anche l’assurdo di narrare di fatti e soprattutto di luoghi dove non é stato. A Campo Felice, nonostante il tempo non fosse certo qualificabile come da “radiosa giornata di maggio”, la gara ha avuto svolgimento regolare, almeno così  riferisce la fonte, di cui si tace l’identità. Copiosa la nevicata, visibiltà da giornata nevosa, quindi un minimo contrasto sì, grazie alla neve cadente, ma fastidio per la compromissione dell’efficienza della mascherina, fondo cedevole, ma per fortuna si è creata una vasca affrontabile con decisione da chi ne è capace, vento solo in prossimità dello start. Se si temeva l’impraticabilità di campo, il timore delle previsioni è stato fugato dalla realtà.
 
MASTER D
Vince la Raffaella dal ben noto cognome Gherarduzzi, del SIMAS SCI MANA in 1.07.98, la tallona a 88/100 Elisabetta Mazzoli dello s.c.Spoleto, mentre terza, a due secondi e 82/100, irrompe la porta colori degli Avvocati Romani, Virginia Maria Garraffa.
 
MASTER C
Non sfugge il primato a Giuliano Geli del Senigallia, che blocca i cronometri su 1.01.88; piu’che mai deciso a non perdere contatto con lui, ad 1 secondo e 10/100, si attesta al secondo posto Massimo Ferraro, che va elogiato, oltre che per la bella gara, anche per essere stato l’unico rappresentante dei napolateni a cimentarsi; terzo l’ottimo Tonino Bartolomeo dell’ Aliski, che paga sì 3 secondi e 50/100 al Geli, ma paga altresì il pegno di nove anni di piu’.
 
MASTER B
Il favorito Andrea Acquaroni, del glorioso Eur, fa rispettare i pronostici con miglior tempo in assoluto, pero’ l’arrembante Jacopo Koch (comunque secondo miglior tempo assoluto), del CZERO6, gli  alita pericolosamente sul collo; strabiliante il 56.98 del primo, appena un po’ piu’ alto il 57.40 del secondo; un po’ piu’ indietro Giorgio Ferri, con 58.31, che, insieme a Jacopo, ha stretto in una morsa di acciaio l’alfiere dell’EUR.
 
MASTER A
Pierandrea Reale del 18 vince con 59.08 e mette una pezza a colori all’uscita del padre Clemente consumatasi in categoria C, mentre contemporaneamente svaniva la "suspens" di vedere che succedeva tra lui e Geli; onorevoli secondo e terzo, rispettivamente ad 1 secondo e18/100 e ad 1secondo e 21/100 Dario Spanu dell’ Aliski e Leonardo Belli dello s.c. Le Aquile.
 
La novita’ di quest’anno é il TROFEO MASTERMIND, cha va al Comitato che nelle gare del circuito consegue la maggior somma punti, in base alla tabella T300; si é tentato in tal modo di coinvolgere, anche in una competizione di squadre, quegli atleti appartenenti a club, che per scelte giustificate da motivaziuoni varie, non hanno un sufficiente numero di Master per essere competitivi nel TROFEO ITALO KUHNE CHALLENGE A SQUADRE, riservato alle squadre di club.
A valle del primo appuntamento, conduce la classifica il CLS, squadra favorita a detta dei tecnici, che già dalla prima gara si installa alla testa della classifica con il ragguardevole bottino di 928 punti; il comitato capitolino è tallonato dal CAB, che ha totalizzato 888 punti, ma dovrà avere l’intelligenza tattica di essere continuo nelle presenze anche a Roccaraso, se vuole mantenere vive le sue legittime aspirazioni di contendere il primato a qualunque altro comitato; terzo, anch’esso distanziato di poco (punti 871) il CUM, che al pari del CAB, dovrà essere perseverante nella partecipazione anche alla gare di Roccaraso, se aspira a scalare la classiffica. Inutile menzionare i nominativi degli atleti artefici dei punteggi dei singoli Comitati, sia perchè sono visibili in “classifiche”, sia perchè suscettibili di cambiare gara dopo gara, come il regolamento prescrive. Una nota di merito va ai rappresentanti del CAM, che in soli tre partecipanti, quanto basta per giocarsi tutte le carte posssibili, ha totalizzato 709 punti, niente affatto disprezzabili e che lo tengono ancora in corsa per il primato.