Dalla MENO PAUSA alla FRENESIA

Frenesia

Il calendario degli eccessi, dal ciclo di 28 giorni di pausa, si passa alla grande abbuffata di tre we di fuoco in cui si consumerà l'indigestione di 10 giganti, ben quattro di Coppa Italia, con l'inframezzo del Super G, sempre di Coppa, di lunedì 19 febbraio. Roccaraso-Campo Felice- e ancora Roccaraso per la finale di circuito, questo il gran tour da macinare, con l'incubo di dove e quando preparare gli sci fra una tappa e l'altra del 17/18 febbario, senza tacere che i più agguerriti, giovedì 15/02, si misurano nella Maratona CZero6 in 4/5 manches. Unico conforto le condizioni ottimali dei teatri di gare, che si presentano con neve quantitativamente e qualitativamente più che soddisfacente.

In gara 3, categoria D, da novia, riappare alle gare Elena Matronala, che vince a mani basse su Francesca Vannucci, sempre aggressiva, ma che deve ancora pagare dazio all'inesperienza. Gara 4, meglio archiviare, scomparsa la Vannucci, la Matronola si rende interprete di una gara da dimenticare.
Nella Categoria C, in gara 3 Andrea Ballabio con un distacco di 1"e 43/100si impone davanti al diciottino Valerio Romano, non all'altezza, forse per la disassuefazione al brutto tempo, dei 43 punti marcati ai campionati bellunesi; più indietro, a 1" e 86/100, Valter Ciaralli dello CZero86. In gara 4, Andrea Ballabio si scatena e chiude in un lodevole 56 basso, in linea con i migliori in assoluto, mentre Valerio Romano e Ciaralli escono lasciando il passo a Massimo Ferraro e Giuseppe Fiordiliso che si fanno invece avanti, sia pur marcatamente distanziati dal Ballabio. Stavolta tra i B, l'elegante Emanuele Reale tiene a bada (1"e17/100) il "cattivo" Francesco Acquaviva, mentre il bello a vedersi, Cristiano Orlandi, resta distanziato di 1"e 61/100. In gara 4 il terzetto elegante, cattivo e bello si ripete, i primi due compattati in 74/100, mentre il terzo resta distanziato a 1 e 55/100. Negli A si dia il benvenuto in vetta, allo S.c. Campitello Matese, che cala l'asso Matteo Menduni, tiene botto il 3PUNTO3 con l'aspirante maestro Carlo Langella, mentre i colori dello S.C. Napoli li difende dignitosamente Stefano Mander. In gara 4, Matteo Menduni si ripete, però, stavolta, alle sue spalle balzano Francesco Antonicoli dell'Aliski e Francesco Dimitri del Viterbo 97.
 
Chiuso il sipario su Roccaraso, lo si alza sulla prima delle due tappe del circuito MasterMind di stanza a Campo Felice, gare 5 e 6 del circuito, coincidenti con il classicissimo Trofeo Città di Roma, per l'assegnazione ai vincitori dell'ineffabile Colosseo, che se non lo vinci almeno una volta nella vita, puoi dire di essere un signor Nessuno. Il Città di Roma, senza ombra di dubbio, è la creatura del voluminoso e simpaticissimo Giuseppe Lucarelli, che vi si dedica con amore paterno, meritando l'attenzione dei media ai massimi livelli; Rai 3, fatto inusitato in tempi e spazi dominati dal calcio, ha trasmesso in differita alcuni scorci di gara.
In gara 5, categoria D, per la gioia dei togati romani, svetta la pourcelle di Fabio Gullotta, Maria Virginia Garrafa, Avvocati Romani, davanti ad Elisabetta Mazzoli, SC Spoleto, e a Lara Pozzi dell'Aliski; il tris, nello stesso ordine, si ripete in gara 6 per la totale soddisfazione degli Avvocati Romani. In Categoria C, il Saino Andrea Ballabio, con sicumera stacca 1.03.68 e la spunta su Valter Ciaralli, autore comunque di un lusinghiero 1.05.37, che lo fa stare davanti a Massimo Ferraro ( SC Napoli, 1.07.99).
La storia di ripete, per il duo di testa, in gara 6, mentre la terza piazza va a Valerio Romano, per la verità un po' a disagio fin'ora sulle nevi appenniniche. Tra i B, in gara 5, lo SC CZERO6 cala sul tavolo un Gian Luca Di Cicco da panico per gli avversari, che sbaraglia il campo, stacca 1 01 65 e lascia tutti a bocca aperta, compreso il bello a vedersi, l'Orlandi Cristiano, cui non basta un mostruoso 1 01 84 per far sua la gara; buon terzo (1.03.56) Luca Plastino sempre dell'arrembante CZERO6.
In gara 6 l'Orlandi, da Cristiano, divenuto Furioso, da' una strapazzata a tutti, pure a Di Cicco, secondo, mentre Luca Plastino si conferma buon terzo. In categoria A è l'Aliski a calare il Jolly Andrea Acquaroni, che in gara 5 ferma i cronometri su un irraggiungibile 1.00.69, "quanto gli serve" a tenersi dietro, a rispettosa distanza, l'alfiere del Viterbo, Francesco Dimitri e un incredulo Stefano Mander, sicuro di essere già fuori tempo massimo per partire, quando il coequiper Massimo Ferraro lo avverte dell'incredibile confusione fatta dagli addetti ai lavori nell'ordine di partenza, che avrebbe fatto slittare il via di ben 5 apri pista all'alba delle 11 circa.
Gara 6 si attendono invano gli addetti al toboga, partenza, dopo snervante attesa, alle 13 circa, tecnicamente, almeno per i nordici, nel primo pomeriggio. Conferma dello strepitoso Acquaroni, secondo, a sorpresa, Di Rocco ( CZERO6), buon sempre terzo Stefano Mander, SC Napoli.
La lunga attesa del via è stato quel surplus di tensione che mancava, ora non si fa a tempo a sciarmare i bagagli, che già tocca rifarli, le 5! di Coppa Italia incombono, però ste volte si gioca in casa, l'effetto viaggio spetta agli altri, fatevi valere.