"MENO PAUSA!!!"

Moccia Fuma senza scritta

Dai più si è sentito invocare: "MENO PAUSA", con tanto di fraintendimenti, data la stagionatura alquanto avanzata di taluni competitors; effettivamente ci si rivede esattamente allo scadere di un ciclo di ventotto giorni che, a pieno titolo, legittima l'equivoco. Purtroppo ci tocca registrare che, da gara due, di acqua ne è passata sotto i ponti, mentre di neve, poca si è posata sopra i tetti; fortunatamente pare che sin da questo inizio di mese, febbraio si voglia mettere seriamente a febbrareggiare, facendoci dimenticare un inizio inverno che resterà impresso nella memoria per l'assenza di una qualsiasi seria nevicata, di quelle da far disseppellire l'auto con la vanga, dopo averla ritrovata sotto casa, grazie solo al sondino da valanga.
Ma è pur vero che, nonostante l'avarizia di neve naturale, forse, per la prima volta dopo svariati lustri, quelli di Roccaraso vanno incontro ad una delle stagioni più lunghe per lo sci; dai primi di dicembre si scia senza soluzione di continuità, su piste impeccabili, quasi tutte fruibili grazie alla definitiva messa a punto di un complesso sistema di neve programmata, che, trattata con indiscutibile perizia da don Ciro, ci ha garantito superfici in ogni caso compatte, pronte a restituire risposte idonee ad attrezzi sempre più sofisticati.
 
I più focosi si sono fatti un baffo della pausa, chi azzerandola con pendolari trasferte nell'arco alpino, dalla Francia alla regina delle Dolomiti, chi sfruttando la geniale invenzione del circuito dello CZero6, la maratona in tre appuntamenti, ciascuno in 5 manches, di cui due da scartare, avente, come terreno di gioco, Campo Felice, la nota stazione incastonata fra i massicci del Velino, del Sirente e del Magnola, abbordabile sia dall'autostrada Roma-L'Aquila (un vero tiro di schioppo da Roma), sia dall'autostrada Roma-Pescara, inerpicandoci, dopo aver lasciato l'essiccato lago del Fucino, dalla splendida Celano verso Ovindoli e l'altopiano delle Rocche.
So che state fremendo, perché non sapete dove vado a parare, e che, data la situazione di trepidante attesa di misurarvi di nuovo in gara, non ci vogliono preamboli per surriscaldare gli animi; quindi vengo al dunque con il mio commento alle classifiche generali individuali.
 
In categoria D, Francesca Vannucci non ha avversarie, sia nel senso che ha fatto il pieno dei 200 punti disponibili, sia nel senso che il settore D, anche per l'infortunio occorso alla Capuano, mai come quest'anno, si è desertificato. Ovviamente tutto ciò' nulla toglie ai meriti della grintosa Francesca, che, comunque, ha fatto registrare tempi di tutto rispetto; avversarie fatevi sotto!
 
Nei C 10, il coriaceo Sergio Pizzi emula la Vannucci, con il pieno dei 200 punti e si installa in vetta alla classifica provvisoria; la partita però non sarà facile, il gatto Silvestro dalla sette vite, G.F.P. non solo si è già rimesso sugli sci, dopo il rovinoso tuffo nelle gelide acque dell'affluente del cortinese Boite, ma ha già gareggiato con soddisfacenti risultati a Megeve e presto rientrerà nel MasterMind. Nei C9 Giuseppe Fiordiliso conduce con 200 punti davanti a Vito Pacucci che ne vanta 160 e a Gaetano Rajola, che se ne è portati a casa 120; in sostanza si sono abbonati, rispettivamente, sia nelle due gare fin' ora disputate, sia nella classifica generale alla prima, seconda e terza piazza. Nei C 8 Valerio Romano e Lucio Lamberti, rispettivamente, replicano, in gare e classifica generale, la prima e seconda piazza e risultano divisi dai 40 punti a favore di Valerio. Nei C7, stessa storia dei C8, cambiano i nomi, ovviamente, ma il risultato non cambia: Andrea Ballabio primo, primo; Massimo Ferraro secondo, secondo e 40 i punti a favore di Andrea.

Purtroppo la storia si ripete ancora nei B6, dove Cesare Veneziani si cucca tutti i 200 punti disponibili e Rino Barbato se ne prende 160. Discorso totalmente diverso nell'agguerritissima categoria B5, dove abbiamo uno splendido terzetto guidato dall'implacabile Emanuele Reale a quota 200, che sovrasta il binomio Paolo D'Appollonio-Jacopo Koch, inseguitori a punti 140, è un terzetto, ma, atteso l'ex aequo, occupa solo due gradini del podio, lasciando quindi disponibile il terzo gradino al rientrante Pasquale Pastore attestato a 100 punti. Magnifica la partita che si gioca nei B4, con Alvise Zanardi (al quale ho da fare una domanda che da tempo mi sta sulla punta della lingua) e Francesco Acquaviva che si sono alternati al primo posto in gare 1 e 2; quel Francesco che in gara 1, vista l'odiosincrasia con le nebbie del mattino, si era fatto risucchiare sia da Matteo Corvatta, sia da Cristiano Orlandi, quest'ultimo un po' in sordina agli esordi di quest'anno; come detto, in gara due, Alvise Zanardi si agganciava al secondo gradino del podio, Francesco balzava sul primo, Matteo Corvatta scendeva al terzo e a Cristiano Orlandi non restava che accontentarsi del quarto. Ricapitalando, perché l'esposizione e' più burrascosa della battaglia in campo, Alvise punti180, Francesco punti 150, con Matteo a 140 e pronto a spodestarlo, quarto Orlandi, che certo non ha intenzione di starsene lì buono e tranquillo. Domanda ad Alvise:"Per caso sei in una qualche relazione parentale con Monica Zanardi?", della quale il mio amico Stefano Bonaga ebbe a dire: "ma come non la conoscete? Sochme, la risposta di Ferrara a Monica Belluci!".

La classifica degli A3 sembra uno di quei giganti ritmici, che è un piacere sciare: L'Aquilotto primo a punteggio pieno (100/100), Stefano Mander a seguire a 40 punti indietro (80/80) e, per chiudere il podio, Francesco Dimitri altri 40 punti indietro (60/60), rispetto a Stefano. Ma questo non è il caso di dire: "state attenti a quei due", bensì: "Voi due (Stefano e Francesco) state attenti a quello (Francesco Dimitri)!!!" perché gli ho visto fare cose egregie a Campo Felice. In A2, il motocrossista prestato prima al fuori pista, poi passato alle gare ed infine in odore di maestro di sci, Carlo Langella, aspetta sportivamente che qualcuno scenda in campo ad infastidirlo, perché lui sennò è costretto a misurarsi virtualmente con gli altri A, infatti, indisturbato se ne sta a quota 200. Tra gli A1, reduce dalle ormai trascorse e lusinghiere esperienze in gare F.I.S , e, alla Vialli, come atleta-allenatore in Nord America, quest'anno è riapparso Aldo Ballabio, il quale ha subito stracciato tutti senza appello; se lui ci va, bisogna andarlo a seguire ai Campionati Italiani, magari si porta pure il padre Marco, ma come concorrente spero. Alle spalle di Aldo, Matteo Garofani e Lorenzo Amoroso non possono che alzare le mani, seguono rispettivamente a 160 e 120 punti, comunque bravi anche se costretti ad inchinarsi al cospetto del Ballabio.

Dopo tanta inazione ci aspettano quattro gare nel week end, tutte valevoli per il circuito MasterMind, due sabato 10 a Roccaraso e due domenica 11 a Campo Felice per l'attribuzione del Trofeo Città di Roma, l'ineffabile Colosseo, che se non lo vinci almeno una volta nella vita, non sei nessuno. Il simpaticissimo Giuseppe Lucarelli, con i fedelissimi del suo sci club, è già all'opera e c'è da scommettere che ancora una volta ci stupirà, ancor più della memoria di Roma Caput Mundi, plasticamente rappresentata da quel l'enorme catino, capace di ben 70.000 spettatori, quanti ce ne bastano in gare 3,4,5 e 6!