SFIGA AL QUADRATO=KULO

venerd 17

A chi si è lasciato impressionare dal 17 abbinato al venerdì di questa settimana di marzo, devo ricordare che il colmo della sfiga si raggiunge invece di venerdì 13. Provare per credere, bastava venire oggi allo start di gare 5 e 6 per mandare in vacca i cabalisti improvvisati, i quali ignorano il basilare principio algebrico che meno per meno fa più, il che, fuor di metafora, vuol dire: sfiga per sfiga uguale culo.
Dopo tre rinvii, "propiziati" dalle tempeste di gennaio e da un febbraio novembrino, anche i più ottimisti ormai diffidavano sulle possibilità di recupero a marzo inoltrato, certamente ignorando che MasterMind ha Santi in Paradiso da vendere. Come auspicato, i venti da nord-est, che sovente in marzo spirano sugli altipiani d'Abruzzo, hanno provvidenzialmente preservato il consistente accumulo di neve del mese di gennaio, per cui non difettando la materia prima, il sole abbagliante sparatoci in faccia oggi, dopo una nottata sotto zero, è risultato come il rhum sul babà; chiamo i video a testimoniare uno spettacolo da incorniciare.
 
Gara 5, neve compatta, tracciato lavorato nel tratto centrale, velocità ridotta, eppure, tra i B, Cristiano Orlandi, che ci deve spiegare come fa a sviluppare velocità anche in quelle circostanze, è uscito "lungo" dalla porta prima della lunga ed è esploso come un fuoco pirotecnico! Buon per lui sano e salvo, anzi, a dire il vero, dopo il botto, appariva decisamente più alto, sembrava che avesse calzato un paio di scarponi con tacco da 16 ed infatti all'arrivo confermava che si era completamente "scrocchiato" la colonna vertebrale ultimamente un po' schiacciata su se stessa e che lo faceva apparire un po' arrognato.
Lo spettacolo è sì bello, ma la cronaca è ben altro, quindi, tra i B, con il miglior tempo in assolutissimo di 56,05, la spuntava il Reale Emanuele del 18, che , tuttavia, Massimo Gargano, affettuosamente e memore dei verdi anni, ha continuato ad accreditare in forza allo Sci Club Rolly Go Salento durante tutta la premiazione. Alle spalle di Emanuele, una piacevole rentré, Matteo Corvatta del Sarnano Sassote, fisico possente, ma inefficace contro Emanuele, che sulla neve danza come una farfalla ed i rivali punge come una vespa; buon terzo Cesare Veneziani, esploso, all'arrivo di Clemente Reale, in un comprensibile urlo liberatorio, per averlo finalmente messo dietro. Non te la prendere Clemente, uno sportivo urlo liberatorio in questo caso ci può stare, quest' anno eri diventato un incubo per Cesare e.......non solo per lui!
Tra gli A, un' altra gradita sorpresa, come un'aquila, è tornato a volteggiare in alto l'arcinoto Aquilotto dello S. C. Senigallia, il suo nome lo taccio, sarebbe una stucchevole precisazione. Alle spalle dell'Aquilotto si insediavano, nell'ordine, il novizio Carlo Langella, che ha finalmente capito che il suo sport è lo sci e Alfredo Colangelo, al quale non difetta certo la regolarità, ma manca il guizzo del vincente.
In Gruppo C, lotta ai centesimi tra Valerio Romano e Alessandro Falez, per 15/100 l'ha spuntata Valerio, mentre, terzo ed autore, anche a sincera detta di Puca, di una bella gara, figurava Lucio Lamberti.
Fra le D, Paola Capuano, ormai in netto progresso, benché ella lo neghi, si metteva dietro la più giovane Francesca Vannucci, in corsa, nella classifica generale di circuito, per il primato nella sua categoria, mentre terza risultava la non più giovanissima gloria Michela Maria Falco, detta Mika.
 
Gara 6, neve in procinto di smollare, le dita sono state inestricabilmente incrociate, ma gli scongiuri non erano ritenuti sufficienti e quindi ampi spargimenti di sale, il tracciatore, saggiamente, raddrizzava un po' il percorso e così i tempi sono andati sotto mediamente di cinque e passa secondi.
Master D, la Paoletta Capuano, che ha fatto l'abbonamento alla vittoria, si è ripetuta stampando il miglior tempo, ma stavolta Francesca Vannucci si è fatta minacciosa fino a insidiarle il primato, infatti le due finivano divise dall'inezia di 43/100; si vede che alla Vannucci, che fa parte di un gruppetto di master neo costituito, ha particolarmente giovato la guida dell'allenatore Andrea Buffardi. Ancora a podio, Mika Falco, al secolo MICHELA Maria.
Nei Master C, Valerio Romano deve aver pensato: "pista più adatta a me, qui non ce ne è per nessuno"; Valerio, quindi, si è scatenato sul tracciato più filante e stavolta ha mollato 1"e 44/100ad Alessandro Falez, che, viceversa, incredulo, lui che ha buone attitudini alla velocità, riteneva di aver sciato bene; terzo, sceso giù dal podio Lucio Lamberti, vi montava Giuseppe Fiordiliso a 28/100 da Alessandro.
Tra i B, uno straripante Emanuele Reale si è imposto sull'allungato Cristiano Orlandi, il quale onorevolmente riusciva a contenere il gap al di sotto del secondo; Matteo Corvatta assaggiava il terzo gradino del podio, forse in previsione di cuccarsi il primo nelle finali di sabato prossimo, Emanuele permettendo.
In master A, podio fotocopia di gara 5, con l'aquilotto appollaiato in cima al podio, Carlo Langella subito al di sotto, pensando magari di prendersi la rivincita in moto e Alfredo Colangelo, sempre più regolare, terzo.
 
Una bella giornata di sport, non c'è che dire, ci sono mancati i simpatici amici cosentini, ma per loro, stanziati a Piancavallo, è stato improponibile il pendolo fra Cosenza, Pian Cavallo, Roccaraso e ancora Cosenza; avrebbero preferito concentrare tutti i recuperi nel prossimo sabato, il che però avrebbe significato l'azzardo, in caso di avversità atmosferiche, di mancare quattro gare,cioè la bellezza di mezzo circuito, in un colpo solo. Fortuna iuvat audaces sed sed semel in anno iuvat sapientes