QUELLI CHE A CACCIA DI GARE

Cacciatore5
Il troppo storpia, recita un noto adagio di saggezza popolare. Niente neve-troppa neve, la contemporaneità di MasterMind sembra reggersi su questo secco bicorno da dilemma shakespeariano, che non lascia spazio a realtà intermedie. La beffarda, quanto rancorosa Befana ci aveva già interdetto, il 7 gennaio, l'apertura di stagione; quindi, a chiudere ogni diatriba interna per 15 gennaio si, 15 gennaio no, ci ha vomitato addosso, tra il 12 e il 13 u.s. , un'altra valangata di neve vorticata da aliti di gelido vento siberiano, di quello che nel marzo del 1550 (o giù di lì) seppellì sotto metri di neve, sull'altopiano delle Cinque miglia, il vanto dell'imperatore asburgico, i trenta cavalieri, che, con baldanzosa alterigia e numerosi lanzichenecchi al seguito, discendevano l'Italia lungo la via degli Abruzzi.
Mo pare che ci vuole fare lo stesso servizietto per il giorno 21 gennaio. Snow-forecast.com ci dà 192 cm di neve da precipitarsi tra sunday e thursday, che tradotto vuol dire un metro e novantadue centimetri di neve, roba da seppellire perfino il mostruoso paio di sci di cm. 190 (raggio tuttora ignoto), che il Prof. A. B. ha in animo di mettersi ai piedi per contrastare lo straripante inizio di stagione di C. Reale. L'arma segreta, di provenienza ancor più segreta perché etichettata "RACE TEAM" (segreta per tanti, ma non per tutti), è in fase di studio; bisogna verificarne le sensazioni sul campo, testarne la resa cronometrica e, perché no , convincere L. L. a comprare i fantastici, fino alle gare abetonesi del 7 gennaio u.s., Atomic 186 raggio 25. In tutto ciò, a turbare la trasparente trattativa tra i due, ci si è messo di traverso Filippo, noto negoziante abetonese, che, stavolta l'aveva sparata proprio grossa: 2 Atomic 186/25, nuovi di pacca, al complessivo prezzo, da banca rotta fraudolenta, di euro 950,00, piastre e attacchi compresi. L' affare poi è' sfumato perché un avventore più veloce di L. L. lo ha bruciato sul tempo. Pare però, a consolazione di tutti, che la notizia fosse destituita di ogni fondamento e che, in realtà, si trattasse di una bufala per far sfumare l'accordo tra A.B. ed L.L., il tutto, ovviamente, a fin di bene, per evitare al Prof. l'estrema contro misura di mettersi ai piedi un pretenzioso 190/raggio ignoto.
La bufala fu ordita all' Abetone, dove un drappello MasterMind, di quelli della serie "noi alla gara non ci rinunciamo", composto da Clemente Reale, Gianfredo Puca, Alessandro Falez, Capitanio Campanile e il cronista per caso si era recato per le 4 gare di C.I. in programma sabato e domenica 14 e 15 gennaio; un gigante e uno slalom il 14, due giganti il 15, ancora una volta su pista accorciata per carenza neve nella località toscana. Gianfredo Puca, ormai abbonato al primo gradino del podio, si è portato a casa i 400 punti in palio che lo assestano in maniera perentoria al primo posto della classifica provvisoria di Coppa Italia, ormai gli manca un altro primo posto, impresa certamente alla sua portata, per presentarsi alla finale abetonese con il pieno di punti e con notevoli chances di giocarsi il colpo grosso con sud-tirolesi, veneti, lombardi, valdostani e piemontesi.
Alessandro Falez, dopo un lungo stop in India, si è rivolto al suo guru personale per ricevere le dritte giuste sulla tattica con cui affrontare la prima gara del 14, il gigante. "Tranquillo,riprendi l'occhio, i tempi e poi, domani, si vedrà." Lui, disciplinato, eseguiva con gli elogi del suo "mentore" ma restava contrariato per il suo tempo, niente affatto male, ma che lo relegava all'ottavo posto dei C7. Capitanio, stessa categoria di Alessandro, restava più lontano e si che la lontananza da Klaus Kastlunger gli ha fatto riprendere l'odioso pendolo, di cui, a fatica, si era liberato. Clemente Reale, stavolta, tra i B6, non andava oltre il 4 posto, da non buttar via , visto che era a ridosso di un tris del calibro di Lorenzo Ferrari, Renzo Del Tredici e Paolo Baroni, questi ultimi due, però, da lui mazzolati nel "we" 6,7,8 gennaio us.
Nello slalom, di Puca si è già detto, Alessandro Falez sesto, Capitanio inforcava senza conseguenze, per fortuna, e Clemente, improvvisatosi slalomista in chiave classifica generale di Coppa, finiva quarto, distante da Lorenzo Ferrari, primo, ma onorevolmente vicino a Del Tredici e Baroni che lo precedevano nell'ordine.
Giorno 15/01, di Gianfri si è' sempre già detto, mentre Alessandro Falez iniziava la sua progressione, settimo ma più vicino ai migliori, Capitanio si allontanava un po' dalle retrovie e Clemente Reale, terzo, si riportava sotto, come tempo, al duo Del Tredici e Baroni, primo e secondo rispettivamente. Ultimo atto, il secondo gigante del 15: si assisteva al compimento dell'escalation di Falez, sesto ma molto vicino al quarto, Ivan Vitali e al quinto, Valerio Locatelli; al netto miglioramento di Capitanio, liberatosi nuovamente del suo swing ed infine al secondo posto di Clemente, a 38/100 da Baroni; per la verità per un minuto, giusto l'intervallo fra la sua partenza e quella di Baroni, i fan avevano esultato, perché Del Tredici, che, nella due giorni, fino all'ultima gara, era sempre stato davanti ad entrambi, era, sia pur per soli 20/100, battuto da Clamente.
 
Notazioni di coda:
1) neve sufficiente, miracolosamente compattata il 14, dopo neve, acqua/neve, acqua, di nuovo neve del giorno prima; ghiacciata, ma aggredibile il 15;
2) la formula che prevede il "mischione" giovani/senior -maschi A e giovani/senior-femmine D va ripensata, può, al limite, andar bene per i maschi, ma non di certo per le D; nel nostro caso, Anna Fabretto Martinelli, anno di nascita 41, fatta partire per ultima in gara uno, non ha fatto praticamente una gara Master, ma una gara giovani/senior, dura lex sed lex, corretto in stolta sed lex!
3) Alessandro Falez ha individuato nel cronista per caso il suo guru da bordo pista, infatti è convinto che le sue progressioni siano frutto dei sapienti suggerimenti di costui, che, al contrario, è semplicemente un apotropaico amuleto; tuttavia Alessandrone non parte senza prima rivolgersi al suo oracolo e, tagliato il traguardo, prima di volgere lo sguardo al tabellone dei tempi, lo volge, con cenno di rispettosa interrogazione, al suo presunto mentore; strano, pero' funziona!
4) due new enter sono apparse nel Circo bianco al seguito di Clemente Reale, trattasi di Cecco Corsetti da nobile stirpe di sciatore, nonché da nobile stirpe e basta e Luca Pirri Ardizzone pure lui di nobile stirpe e basta, nonché pilota automobilistico tuttora in esercizio; entrambi simpaticissimi, sia pure in modo diverso, esuberante il primo, compassato il secondo e, cosa che non guasta, anche bravi, girando, pur partendo indietrissimo, con tempi ben al di sotto del minuto; il Corsetti è un tipo zingaresco, spassoso assai, vende cialde di caffè in tutto il mondo, per metterlo alla prova, gli abbiamo rifilato un deca, mentre lui aveva chiesto un caffè very strong, ha trangugiato il deca con molto gusto, tanto lui sembra Marchionne, capisce di finanza, ma di prodotto non capisce una mazza; il pilota,invece, dice di non aver mai prima gareggiato e, come tutti i piloti viaggia da paura, ha solo un po' fretta di catapultarsi alla partenza e spesso apre a meno sei; entrambi li vedremo presto nel MasterMind, forse come promotori, ma Clemente gli fa credere che non è facile essere ammessi, come tutti, devono fare domanda e osservare un congruo periodo di quarantena;
5) con piacere si sono notati diversi giovani e senior che, come fermamente voluto da MasterMind anche ai massimi livelli, hanno trovato accoglienza fra i Master; fra tutti Briano Corso Castelli, dal nome improbabile, ma dal tratto da gentiluomo precoce, imponente, bello e simpatico, quando ha tagliato il traguardo, è risultato sempre primo, come del resto il padre Curzio, da lui incitato da bordo pista al grido di "giù le punte!"; e già, sopravviene una stagione della vita, in cui si diventa genitori dei propri genitori e queste sono le scene cui si vorrebbe sempre assistere nel circo bianco dei Master!