DOPPIA COPPIA ALL'ASSO

doppia coppia4
MasterMind aveva chiesto in dono alla Befana neve a sufficienza per risolvere la precaria situazione degli altipiani abruzzesi, cui, per la verità', i gestori degli impianti di risalita avevano, con enormi sforzi economici, parzialmente posto rimedio con abbondanti cannonate. La Befana, per tutta risposta, ha preso la sua scopa volante e ci ha ramazzato addosso tutta la neve disponibile nell'emisfero boreale, poi, non contenta, ci ha alitato in faccia, con tutta la sua forza, il vento della steppa, risultato: neve da seppellirci, una cappa di gelo artico da ibernarci tutti, gare 1 e 2 prima rinviate e poi saggiamente annullate.
E gia', si sa che la vegliarda è munifica, ma presenta anche tratti caratteriali inclini al dispetto, non perdona e, con i doni, dispensa pure vagonate di carbone; nel nostro caso, la beffarda, invece del forse meritato carbone, ha scaricato valanghe di neve a ricordare agli operatori turistici della zona che qualche peccatuccio da farsi perdonare, forse, pure loro ce l'hanno.
Intanto MasterMind si sta adoperando per il recupero, scartato il 15 gennaio, per concomitanze incopatibili con altre gare, l'impresa non è facile, data la fitta rete intrecciata di eventi sportivi, di ogni genere, in calendario; di certo vi è soltanto che l'appuntamento del 21 gennaio p.v. si trasformera' nell'overture della stagione MasterMind 2017.
Ma, in tutto cio', che cosa hanno pensato di fare i nostri eroi, quelli che la gara da fare, da qualche parte, la trovano sempre? E, soprattutto, che attinenza ha il titolo " DOPPIA COPPIA ALL' ASSO" che campeggia in epigrafe, con l'annullamento delle gare?
Ecco pronta la risposta. Il "cortinese" reale, scritto con la appropriata R dei patronimici, in quanto trattasi del Clemente, ma, come presto si vedrà, Clemente solo di nome, annusata la mala parata del probabile rinvio/annullamento di gare MasterMind 1 e 2, mentre stava calando, come uno spietato lanzichenecco al seguito dell'imperatore, sulla storica via degli altipiani degli Abruzzi, si è dirottato sulla via della Mendola, del Brennero e dell'Abetone per spararsi le ben sei gare di Coppa Italia, di tutte le specialità, previste cola' nel weekend dell' Epifania.
L' imperatore, al secolo il Prof. Andrea Ballabio, imperatore perché nelle ultime stagioni da tale si sta' comportando sui vari teatri di gare, era già in loco, con tutta la corte al seguito, avendo preso degna dimora a Palazzo Strozzi, oggigiorno minimalisticamente ribatezzato, Hotel Bellavista. Per la cronaca, i giganti, lo slalom ed il super G in programma, erano stati trasformati, causa lo scarso innevamento, tutti in giganti dimezzati, con partenza dallo svincolo della " Zeno" dalla pista riservata ai turisti.
L'imperatore ne avrebbe pero' fatti solo quattro, pressanti impegni lo richiamavano in sede la domenica 8. Come in tutte le campagne imperiali, al seguito della troupe, vi era anche un amanuense destinato, piu' che a fare le gare, a redigere verbali dei fatti, a stare, come si dice in gergo, dentro la notizia. Lo sprovveduto, forse per inconscia piaggeria nei confronti dell'Imperatore, o forse per benaugurante speranza in vista di remunerative prebende per le auspicabili agiografiche cronache, si chiedeva come finira': 4 a zero, 3 a 1, alla peggio 2 a 2. Mai che il dubbio lo avesse sfiorato su un diverso esito ai danni dell' Imperatore e tanto meno sulle performances degli altri antagonisti, perché, niente da fare, quando si scontrano il Reale e l'Imperatore la tenzone è singolare, i Del Tredici, i Maltinti, i Maggiorelli ...e i Barone (si ' nella tenzone coronata figuravano anche i baroni) sono degradati al rango di comparse confinate, comunque vada, sullo sfondo dell'affresco.
Ahinoi, il cronometro, a volte, è tiranno non condizionabile dai precedenti storici ed ha emesso la sua spietata sentenza: doppia coppia ai Re e all'Asso, Reale, doppia coppia ai dieci per l'Imperatore, o se preferite 4 a zero contro ogni diverso pronostico. Silenzio, alla cappa di gelo siberiano si è mescolata la cappa di nero umorale dell'Imperatore che mai, prima d'ora , si era visto così oltraggiosamente sbeffeggiato dal Reale. Si', in precedenza se le erano date vicendevolemente di santa ragione, momorabile il 2 a zero del 2016 a favore dell'Imperatore, in Coppa Italia a Cortina, e quindi una simile debacle, neppure il più gufatore degli aruspici l'avrebbe preconizzata!
Ma il peggio doveva ancora venire! L' Imperatore-Professor Ballabio era più incazzato per il subito 4 a zero, che se un losco burocrate avesse distolto dal suo Tigem un milionario contributo statale gia' stanziato. Le ricadute umorali, hainoi, si stavano per abbattere perfino su MasterMind, poi, come era prevedibile, smaltito lo sconforto da sconcerto, ha prevalso l'amore per il progetto MM, e la crisi è rientrata con un finale a tarallucci e vino.
I particolari cronometrici li taccio, tanto sono visibili, a memoria dei posteri, sulle spietate classifiche, quello che invece non si puo' trascurare di esaltare è l'impresa di Clemente Reale, Reale di nome e di fatto, che, in definitiva, ha collezionato in questo weekend dell'Epifania, due primi, tre secondi ed un quarto posto ad una mancita di centesimi dal primo. Non è stato un poker, ma certamente una doppia coppia ai Re e agli Assi sì. Infatti una coppia di gare per ogni giornata, una coppia di splendidi risultati per ogni giornata di gare.
L' osservatore, però, deve anche trarre dall' esaltante risultato gli spunti critici per andare oltre in futuro e non puo' evitare di far notare a Clemente, ma certamente lo avra' gia' fatto anche lui, che, in tutte le seconde gare di giornata, ha subito un calo di rendimento, secondo me ascrivibile, più che ad un calo fisico, che, notati i suoi prosciutti, non può' assolutamente starci, è imputabile ad un calo di concentrazione, in grado di compromettere la gestione della tensione psichica della seconda gara.
Ad Andrea, invece, mi permetto di suggerire di gestirsi con più accortezza. Troppi strapazzi, trasvolate da un punto all'altro del mondo per impegni accademici, atletica, tennis, trasferte su giu' per l'Italia, mi è apparso fisicamente appannato, non reattivo e, quando sei in questo stato fisico, in definitiva, anche la tecnica, che certamente non gli difetta, ne risente. Pensate che, appena tornato dalla Gardena, in mente aveva di andare a Roccaraso l'uno gennaio dopo i bagordi del 31, allenarsi, fare la gara del 5, per poi trasferirsi all'Abetone per le due gare del 6, per poi ritornare a Roccaraso per le gare 1 e 2 del MasterMind! Brevis, un attacco di "puchite" acuta in piena regola.
Per fortuna che ci ha pensato la Befana a sparigliare parzialmente le carte.
Archiviati i nostri contendenti per antonomasia, punto l'obiettivo sul terzo contendente, sfuggito miracolosamente al contagio della "puchite" e quindi assente all'Abetone, pur se un pensierino lo aveva accarezzato, tanto, fatte le gare del 6 gennaio, tornando dal Sud Tirolo e imboccando la via della Mendola, del Brennero e, giustapputo, dell'Abetone, ci sarebbe per forza cascato dentro al piazzale di arrivo della "Zeno". In Cesare Veneziani, di lui si tratta, invece hanno prevalso gli anticorpi alla "puchite" e cosi' ha protratto all'ombra del Rosengarten, dello Sciliar e delle streghe che intorno vi voltaggiano, la sua preparazione, culminata nella classica coppia di gare sul "Paolina" nella splendida Località di Carezza di cui all'omonimo induplicabile lago.
I suoi risultati, non sono comprensibili, se lo ascolti, perche' anche lui duella a cazzi suoi, fottendosene della categoria di appartenenza. Cesare si allena con il Putzer Team (gemellato di MasterMind) e quindi i suoi antagonisti sono i Putzoni o Putzeriani, che dir si voglia, tutti C (tranne l'Avv. D'Apolito), anche se lui è ancora B. Comunque sia, visto che i Putzeriani, pur se della categoria C, si chiamano Raffeiner, Messner, Rottensteiner, possono star bene come termini di paragone. Cio' detto, nella seconda delle due gare, si sarebbe piazzato terzo dopo Raffeiner e Messner, rispettivamente a 2,61 e 2,28, non male in sostanza, considerando che il Raffeiner è stato campione del mondo di SG, mentre con il pluriblasonato Messner (soprannominato "Er lupo der Paolina", nonostante sia AltoAtesino al 100%), se sta in forma, non ce n'è per nessuno. Nella prima gara, sempre terzo alle spalle di quei due nello stesso ordine, ma rispettivamente ad onorevolissimi 1,80 e 1,27. Pure lui, quindi, come Clemente, con la gobba a levante in luna calante, nella seconda.
Dal seguente itinerario indovinate di chi si tratta: Cortina-Venezia in auto per impacchettare la moglie su un comodo volo per Napoli, indi, sempre in auto, alla volta di Forli', per unirsi in coppia, non matrimoniale, bensi' di trasferta agonistica, con il forlivese BIG Luciano (che dal Cile tuttora troneggia in vetta alla classifica di Coppa del Mondo di categoria), per recarsi, con l'auto del Baldinotti, in Val Thorens, Gallia Transalpina, ove era pure presente Tanio Campanile da Ginevra, per un tris (non fraintendete) di Coppa del Mondo, articolato in due giganti e uno slalom; indi, a gare fatte, Val Thorens-Forli', cambio auto e, riposato, tanto fino a quel punto il driver è stato BIG luciano, finalmente, Forli'-Napoli, con arrival time expected ore 11,15 p.m. Intervistato, alla domanda "di che Master SAI?" , che tradotto dal napoletano in italiano, significa "di che sapore è il tuo essere Master", ha risposto: " ESTREMO". E che dubbio c'era?! E che dubbio c'e' che trattasi dell' Emerito Professor Gianfredo Puca in perenne arrampicata sul podio di Coppa del Mondo Master. Quali i risultati in Val Thorens? Un Krassel Peter di troppo, sempre lui, lo stesso del Cile, ancora una volta, ha sfilato di mano al Nostro il tris d'assi, per lasciarlo sul secondo gradino del podio nei due giganti e nello slalom in programma.
Il Campanile da Ginevra, benche' autore di una trasferta molto meno planetaria di quella di Gianfri, conquistava, nella sua piu' affollata categoria, meno eclatanti piazzamenti, in compenso, però, si produceva in una confortante escalation che lo portava dalla 15ma piazza del gigante del 6 gennaio alla decima piazza dell'ultimo gigante dell'8 gennaio, con l'intermezzo del 14mo posto nello slalom del 7 gennaio. Il Campanile, diversamente da Clemente e Cesare, escala, non cala.
Scusate il disordine, a questo punto mi corre l'obbligo di tornare alla Coppa Italia abetonese, per riferire di un altro Master maratoneta, il lupo della Sila, Luigi Gullo da Cosenza. Il 06/2017 è partito da Selva, dove, come si racconta, si è appizzato dietro a Ballabio A. per scippargli qualche trucco del mestiere, indi Selva-Milano, dove, puchianamente ha impacchettato sul primo comodo volo per Lamezia Terme, non solo la moglie, ma l'intera famiglia, quindi a rotta di collo Autostrada A1 fino a Moderna Nord, deviazione pure lui sulla ormai trafficatissima statale della Amendola, del Brennero e dell'Abetone per disputare ivi le due sole gare del 07/01, che moderazione la sua! Ben gliene incolse, un primo è un secondo al suo attivo al motto di "qualità, qualità, qualità".
E qui mi taccio, qui finisce la mancata cronaca di gare 1 e 2, vi aspetto all'allenamento di venerdì 20 gennaio e, soprattuto, il 21 gennaio al cancelletto di partenza delle gare di apertura di stagione; mi raccomando venite tutti con un po' di anticipo, anche quelli che partono con numeri alti, perché in quella sede sarà, finalmente svelata l'identita' del misterioso, ma famoso apripista che ci degnerà della sua presenza.